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Nuova arma nel NSCLC: ruolo della profilazione molecolare e valore di pralsetinib

Intervista a Silvia Novello, Marcello Tiseo By 18 Novembre 2022Novembre 22nd, 2022No Comments
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È ora disponibile anche in Italia pralsetinib, una nuova terapia target approvata da EMA lo scorso novembre 2021 in monoterapia per il trattamento di pazienti adulti con tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC) in stadio avanzato positivo per la fusione del gene REarranged during Transfection (RET) non precedentemente trattati con un inibitore di RET e rimborsata ora da AIFA per questa popolazione di pazienti in linee successive alla prima. La Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha approvato pralsetinib per il trattamento di pazienti adulti con NSCLC metastatico RET-positivo, e per il trattamento di pazienti adulti e pediatrici di età pari o superiore a 12 anni che presentano tumori della tiroide avanzati positivi per alterazioni di RET. La molecola è stata anche approvata in Canada, Cina continentale e Svizzera. Nell’Unione Europea, è prevista la presentazione della domanda per i carcinomi tiroidei positivi alla fusione di RET e midollari della tiroide con mutazione di RET. Le domande di registrazione per queste indicazioni sono in corso in diversi Paesi.

Alla luce della nuova indicazione per pralsetinib nei pazienti con NSCLC con fusione RET il ruolo della profilazione molecolare diventa sempre più decisivo? Lo abbiamo chiesto a Marcello Tiseo (Responsabile attività ambulatoriali complesse UO Oncologia Medica, AOU di Parma), che ci ha spiegato come il nostro SSN non sia ancora del tutto pronto a sostenere questa sfida di innovazione.

Qual è il razionale clinico che supporta questa decisione? Lo abbiamo chiesto a Silvia Novello (Ordinario Oncologia Medica – Università di Torino Responsabile Oncologia Polmonare Ospedale S. Luigi Gonzaga, Orbassano), che ci ha parlato anche di Safety e qualità di vita dei pazienti oncologici.

Lo studio ARROW è uno studio “first-in-human” di fase I/II, in aperto ed è stato disegnato per valutare la sicurezza, la tollerabilità e l’efficacia di pralsetinib, somministrato per via orale, nei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) positivo alla fusione di RET, carcinoma midollare tiroideo RET-mutato, carcinoma tiroideo positivo alla fusione di RET e altri tipi di tumori solidi con alterazioni a carico del gene RET. I dati aggiornati dello studio ARROW, presentati in occasione del congresso ESMO che si è tenuto a settembre 2022, hanno confermato che, anche in presenza di una mediana di follow-up di 26,8 mesi, pralsetinib ha dimostrato un’attività clinica robusta e duratura nei pazienti con NSCLC caratterizzati da alterazioni del gene RET. I dati presentati hanno mostrato un tasso di risposta del 63,1% nei pazienti precedentemente trattati con chemioterapia a base di platino e del 77,6% nei pazienti che non avevano ancora ricevuto una terapia sistemica. L’aggiornamento dello studio ARROW ha inoltre confermato il profilo di sicurezza e la tollerabilità del trattamento con pralsetinib. Lo studio ARROW è tutt’ora in corso in più centri negli Stati Uniti, in Europa e in Asia.