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Triage, cure domiciliari oncologiche e Covid-19: un’esperienza dalla Toscana

A cura di Luciano De Fiore By 19 Aprile 2022No Comments
Speciali

Le cure domiciliari rappresentano un aspetto centrale dell’oncologia contemporanea. Le calamità naturali (terremoti, alluvioni, ecc.) o le grandi emergenze mondiali (come la pandemia da CoViD-19 o le guerre) possono mettere a rischio la funzionalità dei servizi di cure domiciliari, con un impatto negativo sulla vita dei pazienti e dei loro familiari. Un lavoro appena pubblicato su Recenti progressi in medicina presenta il protocollo adottato dal Servizio di Cure Domiciliari Oncologiche dell’Associazione Tumori Toscana nel corso della pandemia da COVID-19 e i suoi dati preliminari.

Basandosi su esperienze critiche già acquisite, come a seguito del terremoto del 2009, gli autori hanno sviluppato strategie per garantire continuità di cura, non abbandono e protezione degli operatori. In questo contesto il protocollo del “doppio triage” sembra giocare un ruolo centrale, allo scopo di identificare pazienti a rischio per infezione da COVID-19 e razionalizzare gli accessi domiciliari. Il primo triage ha come obiettivo l’identificazione dei pazienti a rischio. I pazienti positivi al primo triage vengono invitati a contattare il medico di medicina generale per essere avviati ai percorsi specifici previsti dal Sistema Sanitario Nazionale. Il secondo triage mira alla razionalizzare e alla programmazione degli accessi a domicilio.

Un test pilota ha mostrato che il “doppio triage” è fattibile – richiedendo solo pochi minuti per essere effettuato – e accettato dai pazienti che hanno mostrato di apprezzare il protocollo come ulteriore elemento di attenzione e sicurezza nei loro confronti.