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MTB: istruzioni per l’uso – Diario di bordo della prima stagione

A cura di Redazione By 26 Luglio 2023Agosto 30th, 2023No Comments
Speciali

Si è chiusa la prima stagione della webseries “MTB: istruzioni per l’uso”, nata per raccontare il Molecular Tumor Board attraverso le voci degli addetti ai lavori, partendo dalle questioni aperte e spiegandole in modo pratico. Cinque episodi girati in sette città, con dodici opinion leader protagonisti che hanno affrontato alcuni dei temi più importanti in Medicina di precisione.

Molecular Tumor Board e PNRR, l’inizio di un viaggio che cambierà l’Oncologia italiana

Nella puntata zero della serie Nello Martini, Presidente della Fondazione Ricerca e Salute (ReS), ha fatto il punto sul rapporto tra Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e Molecular Tumor Board (MTB).

MTB: Istruzioni per l’uso – #1 La selezione del paziente

Nella prima puntata, “La selezione del paziente”, abbiamo intervistato Rossana Berardi (Direttore Clinica Oncologica AOU Ospedali Riuniti, Ancona), Gennaro Ciliberto (Direttore Scientifico IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, Roma) e Nicola Normanno (Responsabile SC Biologia Cellulare e Bioterapie Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione Pascale, Napoli).

* L’oncologo è il regista che individua i pazienti che possono essere sottoposti a valutazione del MTB.

* Nel 2020 AIOM ha redatto le raccomandazioni per l’istituzione dei MTB che ne identificano la composizione e i criteri di accesso per i pazienti.
Ad esempio:
pazienti con qualsiasi patologia anche se più spesso sono portatori di malattie rare,
pazienti giovani,
pazienti che hanno esaurito le opzioni terapeutiche disponibili
o pazienti alla ricerca di alternative innovative anche nell’ambito di studi clinici.

MTB: Istruzioni per l’uso – #2 Le piattaforme genomiche

Nella seconda puntata, “Le piattaforme genomiche”, abbiamo intervistato Mario Airoldi (Direttore SC Oncologia Medica 2 AOU Città della Salute e della Scienza di Torino) e Anna Sapino (Direttore scientifico Istituto di Candiolo – Fondazione del Piemonte per l’Oncologia – IRCCS Candiolo).

* Nella diagnostica di routine il patologo può utilizzare test fino a 50 geni coerenti con i farmaci prescrivibili, mentre un MTB si deve avvalere di piattaforme di NGS che consentono la valutazione di oltre 300 geni e le genomic signatures.

* In caso di necessità il MTB deve avere la possibilità di prescrivere anche test di biopsia liquida.

MTB: Istruzioni per l’uso – #3 Il modello organizzativo veneto

Nella terza puntata, “Il modello organizzativo veneto” abbiamo intervistato Pierfranco Conte e Alberto Bortolami del Coordinamento tecnico-scientifico della Rete Oncologica del Veneto.

* Un MTB istituzionale indica caratteristiche, expertise e percorsi organizzativi al fine di garantire ai pazienti una valutazione mutazionale multidisciplinare.

MTB: Istruzioni per l’uso – #4 La banca dati prospettica

Nella quarta puntata, “La banca dati prospettica”, abbiamo intervistato Paolo Marchetti (Direttore scientifico IDI-IRCCS, Roma e Ordinario Oncologia, “Sapienza” – Università di Roma) e Stefania Tommasi (Responsabile Diagnostica Molecolare e Farmacogenetica – Istituto Tumori Bari “Giovanni Paolo II” IRCCS).

* I modelli in Oncologia:

* Il modello mutazionale non ha evidenze scientifiche a sostegno delle scelte terapeutiche da proporre ai pazienti, quindi diviene fondamentale poter raccogliere in maniera prospettica tutti i dati generati per poi analizzarli.

* Il MTB è un’ottima occasione per creare una banca dati prospettica perché permette di raccogliere dati genomici, clinici e di risposta alle terapie.

* Solo la raccolta prospettica delle informazioni, la discussione con gli enti regolatori e la definizione di un valore possono garantire un percorso ordinato al paziente.

MTB: istruzioni per l’uso – #5 I benefici del Molecular Tumor Board

Nella quinta puntata, “I benefici del Molecular Tumor Board”, abbiamo intervistato Federico Cappuzzo (Direttore Oncologia medica 2 Istituto Nazionale dei Tumori Regina Elena, Roma), Claudio Jommi (Professore al Dipartimento di Scienze del farmaco – Università del Piemonte orientale, Vercelli) a Milano e Stefania Vallone (Segretario Direttivo WALCE – Women Against Lung Cancer in Europe, Torino).

* La rete territoriale è importante per garantire a tutti i pazienti l’accesso ai test di CGP e ai MTB.

* Un MTB incide per solo il 5% sui costi complessivi del percorso diagnostico ed estendere l’ampiezza dei pannelli non impatta in modo significativo sul costo totale ma aumenta le opportunità di trattamento con terapie target.