Il caso clinico di una giovane paziente affetta da adenocarcinoma al IV stadio clinico nel quale la detezione del riarrangiamento di ALK come mutazione “driver” venne evidenziato grazie a un approccio combinato di NGS su plasma e tessuto. Un caso clinico che sottolinea l’impatto che le nuove tecnologie biomolecolari, integrate nel percorso patologico tradizionale, riescono a portare nel workflow operativo e terapeutico del paziente con NSCLC. A parlarcene Diego Luigi Cortinovis (UO Oncologia Medica – Azienda Ospedaliera San Gerardo, Monza) e Fabio Pagni (SC Anatomia Patologica – Azienda Ospedaliera San Gerardo, Monza).
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