
E venne anche il momento del traffico. La Torino-Sorrento prosegue il suo viaggio verso sud ma questa volta Massimo Di Maio non deve fare i conti con la mancanza d’acqua o con salite inaspettate ma con gli effetti sulla viabilità del controesodo estivo. Milioni di italiani di nuovo al lavoro significano strade più affollate, code sparse, insomma un sovraccarico di mezzi in circolazione che di solito non è il contesto ideale per chi va in bicicletta.
Ma i ciclisti dilettanti sfidano quotidianamente i pericoli del traffico, la prepotenza di certi automobilisti e la foga di chi guida la moto come fosse su un circuito, e Di Maio non sembra turbato più di tanto dallo spettacolo di arte varia delle strade che riprendono vita.
Il tempo, come nei giorni scorsi, continua invece ad essere clemente. Da Brugnato a Livorno splende un bel sole tardo estivo che sembra stare lì apposta per sottolineare il tema della tappa: l’importanza della prevenzione primaria.
Tante ore sotto il sole portano a esporre la pelle a un carico eccessivo di raggi ultravioletti e al rischio di scottature, tutte situazioni a cui sono associati i tumori della pelle, in particolare i melanomi. Prevenire in questi casi significa una cosa soltanto: proteggersi usando prodotti con un filtro solare adeguato alla situazione. In oncologia quello dei melanomi e del fattore di protezione giusto per ogni situazione è quasi un caso di scuola di prevenzione primaria, perché è dimostrato che usare le protezioni funziona e non richiede un cambio radicale di abitudini di vita.
Ne sanno qualcosa i ciclisti professionisti che tra allenamenti e gare trascorrono gran parte delle loro giornate in sella a una bicicletta e dedicano particolare attenzione a questo tipo di prevenzione. E proprio uno di loro (e non un ciclista qualunque) ha scelto di incontrare nel corso della tappa e di dare il suo sostegno a Di Maio e alla Ricerca del Mauriziano. Al Caffè Soldi di Forte dei Marmi – a scanso di equivoci il locale deve il suo nome il nome al fondatore Italo Soldi e non a uno slancio ironico sui frequentatori abituali – si è materializzato Mario Cipollini, il re degli sprint, Campione del Mondo su strada, l’unico capace di vincere 42 tappe al Giro d’Italia.
Oggi il Re Leone o Super Mario, come lo chiamavano telecronisti e tifosi, produce le sue biciclette da corsa col marchio MCipollini ma resta un’icona del ciclismo italiano anche per le doti umane, che rivela in questo caso mostrandosi sensibile al tema del finanziamento della ricerca oncologica e spendendo la sua immagine per la causa del Mauriziano di Torino.
L’incontro al Caffè Soldi tra Cipollini e Di Maio (nella sua veste anche di tifoso del campione) si trasforma ben presto in uno scambio di opinioni a tutto campo sullo sport, la salute, i giovani e il ruolo di chi lavora nelle istituzioni che coinvolge anche i tavoli vicini e si conclude con una piccola passerella in bicicletta per Forte dei Marmi.
Come contraltare a questa escursione vip, dopo essersi lasciato alle spalle il lungomare della esclusiva Versilia, Di Maio conclude la tappa attraversando in bicicletta la suggestiva Terrazza Mascagni di Livorno, un luogo dall’insolito sapore metafisico col suo Gazebo per la musica e lo sterminato pavimento a scacchiera, vuoto architettonico da riempire con i primi consuntivi di (quasi) metà Giro.Da Livorno è tutto…
Guarda qui il video della terza tappa.