“Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare”, diceva il grande poeta praghese Rainer Maria Rilke. Ma Massimo Di Maio, direttore della SCDU Oncologia Medica dell’AO Ordine Mauriziano di Torino, che da una settimana è impegnato nella Torino>Sorrento, un Giro d’Italia in solitaria a favore della Ricerca oncologica, sa benissimo dove sta andando. Perché Sorrento non è solo la tappa finale del suo bellissimo viaggio, è anche la città in cui è cresciuto. È casa. Pedalare, dunque. Con energia e passione, verso l’obiettivo. Un obiettivo che – in ambito oncologico – è quello di aiutare i pazienti a migliorare la loro qualità di vita e il loro outcome clinico, quello di creare un team preparato ed efficiente, quello di lavorare in strutture accoglienti e funzionali, quello di far avanzare la ricerca. Ma lungo la strada non mancheranno le distrazioni e gli appuntamenti da non mancare. Riuscirà la “carovana” della Torino>Sorrento ad arrivare in tempo al traguardo?
Andare in bici, per un oncologo come me, è una metafora della bellezza e delle difficoltà del nostro lavoro.