Skip to main content

Programma “IMI Controllo Qualità EMQN test mutazionale BRAF”

By 17 Ottobre 2018Aprile 7th, 2021No Comments
News

Vista l’importanza della corretta esecuzione del test mutazionale di BRAF e, più in generale, dei principali geni coinvolti nella patogenesi del melanoma, l’obiettivo del programma è fornire l’opportunità di partecipare ad una certificazione di livello europeo della qualità dell’analisi mutazionale ai laboratori italiani di diagnostica molecolare che attualmente sono impegnati nella classificazione molecolare dei pazienti con melanoma.

Negli ultimi anni il progressivo affermarsi di nuovi farmaci di tipo biologico ha permesso di osservare dei notevoli vantaggi in termini di sopravvivenza. Attualmente, dopo attenta valutazione di tutte le caratteristiche clinico-patologiche e molecolari del paziente in esame, va avviato il trattamento più appropriatamente correlato alla storia biologica della malattia. Nel corso degli ultimi dieci anni sono state identificate numerose alterazioni molecolari associate al melanoma ed in particolare specifiche mutazioni in geni che codificano per chinasi coinvolte nella via di trasmissione del segnale delle RAS/RAF/MEK/ERK chinasi attivate dai mitogeni (Mitogen Activated Protein Kinases; MAPK), responsabile della regolazione dei processi di proliferazione, invasione e sopravvivenza cellulare.

Studi di sequenziamento dell’intero genoma condotto su tumori primari e metastatici da pazienti con melanoma hanno identificato quattro distinti sottotipi molecolari sulla base dei seguenti assetti mutazionali:
– casi con mutazioni attivanti il gene BRAF [circa il 50% del totale];
– casi con mutazioni attivanti i geni RAS (H-, K- e N-RAS) [circa il 28% del totale];
– casi non-BRAF e non-RAS, in cui prevalgono mutazione inattivanti il gene NF1 e mutazioni nel
gene cKIT (con particolare riferimento ai melanomi acrali e mucosali) [circa il 22% del totale].

Le mutazioni di BRAF, RAS e cKIT sono state confermate essere mutualmente esclusive. La mutazione più frequente (V600E) attivante il gene BRAF rappresenta circa il 90% delle circa 40 mutazioni BRAF identificate nel melanoma; la seconda mutazione BRAF per frequenza è la V600K. Un corretto diagramma di flusso di diagnostica molecolare per il melanoma impone in prima istanza l’analisi mutazionale di BRAF in pazienti con melanoma avanzato (stadio III inoperabile e IV) che possono beneficiare, in presenza di mutazione V600, di trattamento con la combinazione di inibitori di BRAF (BRAFi) e MEK (MEKi). In futuro, appena sarà autorizzato l’utilizzo di BRAFi e MEKi nel trattamento adiuvante dei pazienti con melanoma ad alto rischio, dovrebbe essere anticipato il timing di determinazione della mutazione BRAF (nei casi con melanoma allo Stadio III).

In relazione al beneficio clinico derivante dalla corretta determinazione molecolare dello status mutazionale di BRAF e dall’iter terapeutico che ne consegue, il rapporto rischio/beneficio di questa determinazione mutazionale è considerato notevolmente favorevole nelle Linee Guida AIOM.

Per tali finalità, l’IMI svilupperà quanto segue:
a. fornire servizi di valutazione della qualità esterna (External Quality Assessment; EQA) che sono essenziali per qualsiasi laboratorio che cerchi di migliorare la qualità del loro processo di test mutazionale nei pazienti con melanoma, in particolare all’analisi mutazionale di BRAF. Gli schemi EQA sono progettati per testare l’intero processo analitico di un laboratorio di diagnostica molecolare, compresa la capacità di interpretare i dati alla luce delle informazioni cliniche fornite e di produrre un report di test diagnostico chiaro e accurato. Gli schemi EQA sono forniti dall’European Molecular Genetics Quality Network (EMQN), la cui sede è localizzata fisicamente all’interno del Manchester Center for Genomic Medicine, St Mary’s Hospital, Manchester, UK (EMQN è un fornitore di servizi EQA accreditato ISO 17043).
b. realizzare una nuova sezione “Test mutazionale e controllo di qualità europeo” in Homepage sul sito IMI, con modalità di accesso al servizio e sulle tempistiche delle procedure che saranno attuate. In particolare, saranno fornite le seguenti informazioni in tale sezione sul sito web IMI:
i. Target: Mutazioni nei geni BRAF, NRAS, KIT. Il requisito minimo è il test genetico BRAF. Se il laboratorio fornisce un servizio clinico anche per i geni NRAS e KIT, questi dovrebbero essere inclusi nell’interpretazione dei risultati;
ii. fase preanalitica: per ciascun caso, il materiale su cui eseguire il test mutazionale è rappresentato essenzialmente da sezioni di tessuto incluso in paraffina. Saranno fornite indicazioni su condizioni di arricchimento cellulare per ottimizzare l’analisi mutazionale;
iii. interpretazione biologica: per ciascun caso, sarà prodotto un rapporto sulla valutazione dei risultati, con indicazione delle mutazioni patogenetiche clinicamente rilevanti.