
Grazie alla collaborazione tra sei IRCCS oncologici italiani – Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano, Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, AOU San Martino – Istituto nazionale per la ricerca sul cancro (IST) di Genova, Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la cura dei Tumori (IRST) di Meldola (FC), Istituto Nazionale Tumori (INT) di Milano, Istituto Oncologico Veneto (IOV) di Padova, con il fondamentale supporto del Consorzio Interuniversitario CINECA per gli aspetti informatici e gestionali – è parito D.I.V.A. Database italiano varianti BRCA1 e BRCA2, un’infrastruttura funzionale permanente che, al di là di specifici studi o di un singolo progetto di ricerca, solitamente limitati a poche annualità e ad obiettivi mirati, consenta la possibilità di perseguire finalità comuni, innanzitutto promuovere la qualità e l’omogeneità dell’interpretazione dei test BRCA1 e BRCA2 con finalità cliniche e, contestualmente, accrescere e condividere le conoscenze a livello internazionale.
Il progetto D.I.V.A. ha tra le proprie finalità anche quella di favorire la promozione e la partecipazione a studi nazionali ed internazionali da parte dei centri oncologici italiani che si occupano di questa problematica, ed estendere successivamente il modello di lavoro anche ad altri geni di predisposizione ereditaria ai tumori della mammella e dell’ovaio. L’intenzione dei promotori di D.I.V.A. è quella di riuscire a realizzare un sistema virtuoso in cui i singoli operatori, di laboratorio e clinici, trovino un riferimento autorevole per dare risposte corrette alle donne che si sottopongono al test BRCA (i potenziali danni iatrogeni di una errata classificazione sono molto importanti e non possono non essere considerati; si pensi, ad esempio, alla chirurgia profilattica mammaria e/o ovarica in donne sane, eseguita in assenza di una chiara evidenza di una predisposizione genetica) e possano nel contempo concorrere all’avanzamento delle conoscenze, anche se operano in centri periferici (ogni segnalazione di varianti rare è preziosa per arrivare ad una classificazione corretta).
La logica di rete che sottende il progetto è quella che porta avanti Alleanza Contro il Cancro, l’associazione tra IRCCS oncologici italiani nata nel 2002 per volere del Ministero della Salute, al fine di promuovere la ricerca clinica e traslazionale oncologica e consentire un più rapido e corretto inserimento nella pratica clinica degli avanzamenti delle conoscenze scientifiche nei settori della prevenzione, diagnosi e terapia dei tumori.