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Neutrofili e cellule T “doppie negative”, quale ruolo in sarcomi e tumori colorettali?

By 23 Luglio 2019No Comments
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Uno studio svela il ruolo dei neutrofili e di una particolare popolazione di linfociti nella resistenza contro alcuni tipi di sarcomi e i carcinomi colorettali. I risultati della ricerca, sostenuta da Fondazione AIRC, diretta e coordinata da Humanitas, sono stati pubblicati sulla rivista “Cell”. La scoperta del ruolo dei neutrofili in alcuni tumori apre la strada all’uso sempre più efficace di armi immunologiche contro diversi tipi di tumore, a vantaggio di un sempre maggiore numero di malati di cancro.

La ricerca, sostenuta anche dal Programma 5×1000 AIRC coordinato da Alberto Mantovani dal titolo “Immunità, disseminazione del cancro e metastasi”, ha dimostrato i globuli bianchi neutrofili hanno un ruolo importante nella resistenza contro alcuni tumori. In particolare queste cellule danno precise istruzioni ad un tipo di cellule T che chiamiamo “non convenzionali” mediante le citochine.

Spiega Sebastien Jaillon, ricercatore in biologia dei neutrofili, immunità e immunopatologia di Humanitas e titolare di un progetto AIRC denominato My First AIRC Grant, dedicato a ricercatori sotto i 40 anni che non hanno mai avuto un finanziamento AIRC: “Solitamente le cellule T maggiormente associate alla resistenza contro i tumori sono le cosiddette CD4 eCD8. Invece le cellule T con cui dialogano i neutrofili sono le cosiddette “doppie negative”, (perché non hanno né CD4 né CD8). Ne abbiamo identificati ben 12 raggruppamenti all’interno dei tumori, a dimostrazione della straordinaria complessità del nostro sistema immunitario. Con questo studio abbiamo scoperto che le firme molecolari che identificano i neutrofili che dialogano con le cellule doppie negative, presenti in un particolare sarcoma e in alcuni tipi di cancro, in particolare colon retto, sono associate a una prognosi migliore”.

Lo studio, durato più di 5 anni, ha coinvolto competenze diverse – immunologi, bioinformatici, clinici – e istituzioni di più Paesi, fra cui Istituto nazionale tumori di Milano e Columbia University di New York. “Oltre che per i risultati raggiunti – conclude Alberto Mantovani, Direttore Scientifico di Humanitas e docente di Humanitas University – la ricerca è importante anche per il metodo utilizzato. Abbiamo infatti lavorato con approcci di bioinformatica su database pubblici, di pazienti, verificando poi i dati anche su pazienti del nostro ospedale. Inoltre, uno studio di questo tipo dimostra l’importanza di attrarre nel nostro Paese cervelli internazionali come Sebastien Jaillon, e di collaborare con istituzioni di tutto il mondo, per unire competenze ed eccellenze”.

FONTE: Ponzetta A, Carriero R, Jaillon S et al. Neutrophils driving unconventional T cells mediate resistance against murine sarcomas and selected human tumors. https://www.cell.com/cell/fulltext/S0092-8674(19)30618-X