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Ipilimumab migliora la sopravvivenza nel melanoma avanzato

By 7 Giugno 2010No Comments
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I risultati di uno studio clinico di fase III, pubblicati dal “New England Journal of Medicine” in contemporanea alla presentazione all’ASCO di Chicago, mostrano che nei pazienti, precedentemente trattati, il nuovo anticorpo monoclonale che funziona come attivatore delle cellule T migliora del 34% l’aspettativa di vita, rispetto a coloro ai quali era stato somministrato il vaccino immunostimolatore gp100 o la combinazione dei due. Va notato che la terapia con ipilimumab consente la reinduzione della risposta a progressione della malattia, fino a quattro volte nei lungosopravviventi. Si tratta del primo studio clinico randomizzato a dimostrare un miglioramento nella sopravvivenza nel melanoma avanzato, tumore per il quale si danno poche opzioni terapeutiche e che miete 1500 vittime all’anno soltanto in Italia, ed un’insorgenza di settemila nuovi casi l’anno. Nello studio internazionale che ha coinvolto 125 centri, Steven O’Day (University of Southern California Keck School of Medicine) ed i suoi colleghi hanno messo a confronto sicurezza ed efficacia dell’ipilimumab più placebo (137 pazienti), rispetto ad ipilimumab più il vaccino (403 pazienti) ed al vaccino più placebo (136 pazienti), in malati di melanoma avanzato (stadi III o IV). Chi ha ricevuto il solo vaccino ha vissuto mediamente 6,5 mesi, risultato comparabile al placebo in studi precedenti. Nei due bracci che hanno invece assunto ipilimumab – generalmente ben tollerandolo – i pazienti sono sopravvissuti mediamente 10 mesi. Il 24% dei pazienti trattati con ipilimumab ha raggiunto una sopravvivenza di due anni ed il 22% di quelli che hanno ricevuto la combinazione, contro il 14% di coloro ai quali era stato somministrato la sola vaccinazione peptidica.