Uno studio pubblicato sul “Journal of Clinical Oncology” ha investigato l'espressione del PARP (poliadenosin difosfato-ribosio polimerasi-1, PARP-1), in vari sottotipi di recettori ormonali (HR) / HER2 del cancro al seno in fase precoce, confermandone il ruolo chiave nella stabilità genomica, nella trascrizione, nel rimodellamento della cromatina e nell'apoptosi. Un aumento della sua espressione è considerato associato alla resistenza al danno del DNA indotto dagli agenti terapeutici. Lo studio, portato a termine da un team di ricercatori tedeschi coordinati da Sibylle Loibl, è stato fra i focus principali della sezione Tumor biology del Congresso ASCO in corso a Chicago.
Micro-campioni di tessuto ottenuti da biopsie prelevate da 646 pazienti reclutati dallo studio di fase III GeparTrio, che avevano ricevuto 6-8 cicli di chemioterapia neoadiuvante TAC/NX, sono stati marcati immunoistochimicamente per PARP, ER; PgR e HER2. La presenza citoplasmatica e nucleare del PARP è stata valutata basandosi sull'intensità e sulla percentuale della colorazione e in base a questo sono state classificate lesioni a bassa, media o alta espressione di PARP. E’ stato poi valutato il valore predittivo di questa classificazione sulla risposta patologica completa (pCR; definita come assenza di malattia residua nella mammella e nei linfonodi).
Nel complesso, l'espressione citoplasmatica di PARP è stata alta nel 23,7% delle pazienti, media nel 50,6% e bassa nel 25,7%. L'espressione alta è stata riscontrata nel 18,8% dei 308 tumori HR+/HER2-, nel 20.0% dei 145 tumori HR+/HER2+, nel 34.4% dei 61 tumori HR-/HER2+ e nel 34.2% dei 114 tumori HR-/HER2- (p=0.001). L'espressione alta del PARP è stata significativamente correlata ad un istotipo di tumore più indifferenziato (p<0.001), tumori non-lobulari (p<0.001), e tumori HR negativi (p<0.001). Il tasso di pCR è stato del 26,5% (95% CI: 20.1-30.0), 19.1% (95% CI: 15.2-23.7), e 8.9% (95% CI: 4.7-13.2) rispettivamente nei pazienti con alta, media o bassa espressione citoplasmatica di PARP (p<0.0005). L'espressione del PARP citoplasmatico ha raggiunto significatività statistica (p<0.0005) in analisi di regressione logistica univariata. In un'analisi di regressione multivariata con l’età, l'ormone e lo stato del recettore HER2 sono rimasti predittori significativi di pCR, mentre l'espressione di PARP citoplasmatico ha mostrato una capacità di predizione di pCR ai limiti della significatività statistica (p=0.078). Il grado del tumore ha perso tutto il suo valore predittivo. Nessuna di queste correlazioni è stata rilevata per l’espressione intranucleare di PARP.
Dai risultati dello studio – notano gli autori in conclusione – è emerso che l'espressione di PARP citoplasmatico può essere rilevata con metodiche di immunoistochimica in tutti i sottotipi di cancro della mammella in stadio precoce ed è correlata con un tipo tumorale biologicamente più aggressivo. L'espressione di PARP citoplasmatico è risultata esser predittiva di pCR alla chemioterapia neoadiuvante con taxani-antracicline.