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Contro la crisi, più privato più sociale

By 31 Luglio 2015No Comments
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Il meccanismo che porta alla riduzione dell’accesso alle cure sanitarie è tristemente noto. Dall’inizio della crisi le politiche di spending review con la riduzione delle esenzioni, l’aumento dei ticket e l’allungamento delle liste d’attesa hanno reso sempre più problematico l’accesso all’assistenza sanitaria soprattutto per le fasce più deboli della popolazione (secondo il più recente Rapporto ISTAT sulla situazione del paese, quasi 1 italiano su 10 rinuncia alle cure per motivi economici o per le liste d’attesa). I fondi integrativi, dal canto loro, per far fronte al conseguente aumento di richieste di rimborsi hanno innalzato le franchigie o escluso alcune prestazioni, estromettendo virtualmente una fetta ulteriore di popolazione dall’assistenza. In questo contesto di oggettiva e crescente difficoltà, il progetto “Privato Sociale” – realizzato dalla Fondazione Health Care and Research Onlus in collaborazione con il gruppo Health Care Italia, il Rome American Hospital e il Centro Diagnostico Pigafetta – si propone come una preziosissima “stampella” ai sistemi sanitari pubblico e privato garantendo l’accesso alle indagini diagnostiche, i ricoveri e gli interventi a tariffe estremamente favorevoli alle persone senza copertura assicurativa che non hanno un reddito sufficiente per le spese mediche. Ne parla Luigi Marino, Direttore del Centro Diagnostico Pigafetta, che abbiamo incontrato durante la serata di gala della Fondazione Prometeus “Metti in buca la Ricerca“.