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Combattere il cancro “affamando” le staminali tumorali

By 28 Febbraio 2018Maggio 12th, 2021No Comments
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È possibile attaccare le cellule tumorali togliendo loro l’apporto di vitamina B2 di cui hanno bisogno per sopravvivere? Un team di ricercatori britannici ha individuato un composto che è in grado di bloccare il processo di crescita delle staminali tumorali interferendo con l’attività dei mitocondri in esse contenute. I risultati, pubblicati sulla rivista Aging, potrebbero aprire la strada a terapie oncologiche con effetti collaterali minori rispetto agli attuali trattamenti chemioterapici.

Il composto individuato dai ricercatori è il difenileneiodonio cloruro (DPI), risultato in grado di ridurre del 90% la quantità di energia prodotta dai mitocondri delle cellule tumorali. Questa proprietà del DPI deriva dalla sua capacità di bloccare la vitamina B2, la riboflavina, fondamentale per la produzione dell’energia necessaria a “sfamare” le cellule. “Le nostre osservazioni indicano che il DPI è in grado di attaccare selettivamente le cellule staminali del cancro sfruttando il loro bisogno di vitamine”, ha spiegato Michel Lisanti, responsabile della ricerca. “Così, andando a spegnere la produzione di energia di queste cellule, riusciamo a mandarle in uno stato di ibernazione”.

Inoltre, il DPI è risultato non tossico per le cosiddette cellule “bulk”, ritenute essere invece non tumorali. Questo suggerisce che il composto potrebbe risultare efficace là dove le attuali chemioterapie falliscono: “Il trattamento con il DPI può essere utilizzato per instaurare, a livello fenotipico, una deficienza mitocondriale nelle cellule staminali tumorali”, scrivono gli autori. Essi ritengono che i risultati ottenuti avranno implicazioni significative per lo sviluppo di nuove terapie oncologiche con effetti collaterali ridotti.

“Riteniamo – ha aggiunto Lisanti – che il DPI sia uno dei più potenti e selettivi inibitori delle staminali tumorali scoperti fino a ora”. “Nell’ambito delle chemioterapie – ha sottolineato invece Federico Sotgia, tra gli autori della ricerca –, c’è bisogno di qualcosa di meglio di quello che abbiamo al momento”. La scoperta di molecole non tossiche in grado di attaccare selettivamente i mitocondri delle cellule staminali dei tumori, denominate dal team di ricerca “mitoflavoscine”, potrebbe rappresentare un passo importante in questo senso.

Fabio Ambrosino

▼ Ozsvari B, Bonnuccelli G, Snahcez-Alvarez R, et al. Targeting flavin-containing enzymes eliminates cancer stem cells (CSCs), by inhibiting mitochondrial respiration: Vitamin B2 (Riboflavin) in cancer therapy. Aging 2017; 9: 2610 – 2628.