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Clerico: “Gli operatori sanitari devono dimostrare trasparenza, lealtà e integrità”

By 5 Marzo 2019No Comments
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“I medici sono chiamati a svolgere molte attività: cura degli ammalati, prevenzione delle malattie, tutela della salute pubblica, elaborazione di linee guida, ricerca scientifica, formazione, diffusione delle conoscenze, indicazioni ai decisori e agli organismi regolatori sulle scelte di politica sanitaria. Il presupposto fondamentale affinché queste attività siano efficaci è la fiducia. Fiducia sul fatto che le scelte dei medici siano compiute in modo competente e disinteressato, senza conflitti di interessi. La fiducia è fondamentale e deve essere conquistata e rinnovata continuamente, anche a costo di farsi dei nemici”. Lo afferma Mario Clerico, Presidente del Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri (CIPOMO) in un editoriale pubblicato su OncoNews.

Continua poi Clerico: “Purtroppo viviamo in un periodo in cui la fiducia nella scienza, nelle istituzioni e nella classe medica è molto bassa. Lo testimoniano le battaglie sui vaccini, il frequente ricorso a trattamenti “alternativi” che non hanno alcun fondamento scientifico, gli eccessivi sospetti di malasanità. D’altra parte, non aiutano gli esempi negativi come la vicenda del Dr. José Baselga, dimessosi dal prestigiosissimo Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, per aver “dimenticato” di dichiarare importanti legami finanziari con aziende farmaceutiche quando pubblicava i risultati di ricerche cliniche su farmaci prodotti dalle stesse.

L’oncologo Vinay Prasad, Associate Professor all’Oregon Health and Science University, ha recentemente pubblicato su Medscape un commento dal titolo “Perché non farti nemici è un consiglio da vigliacchi”. Prasad, analizzando i problemi che deve affrontare l’oncologia di oggi, ritiene che la maggior parte dei farmaci antitumorali comportino benefici marginali, che spesso siano “me too” e che abbiano un prezzo ingiustificato, causa di rovina per molti pazienti. Secondo l’autore, il problema è conseguenza di un’avidità insaziabile da parte dell’industria. Ma l’accusa più forte è rivolta agli esperti che, avendo forti legami con l’industria farmaceutica, enfatizzano i vantaggi di alcuni farmaci, non pongono sufficiente attenzione agli effetti collaterali e tacciono sul problema dei costi. Pochi, riferisce, hanno il coraggio di parlarne, mentre molti preferiscono rimanere in silenzio per timore di farsi dei nemici e conseguentemente di ridurre le richieste di consulenze, di coinvolgimento in ricerche cliniche o nella pubblicazione di articoli scritti da “ghostwriter”. Il silenzio, motivato dall’idea di “non farsi dei nemici”, è per Prasad, un atteggiamento codardo, soprattutto in un campo in cui devono prevalere moralità e interesse per i pazienti, piuttosto che per il profitto.

Il CIPOMO (Collegio Italiano Primari Oncologi Medici Ospedalieri) ritiene che, per conquistare la fiducia, gli operatori sanitari debbano dimostrare trasparenza, lealtà e integrità, soprattutto in questo periodo storico. Per questo il Collegio ha iniziato una riflessione sul Conflitto di Interessi in sanità, dove convivono professioni con obiettivi diversi, anche se il fine ultimo è migliorare lo stato di salute delle persone. È ovvio che l’industria farmaceutica pensi al profitto, come è naturale che gli amministratori debbano far quadrare il bilancio, che gli operatori sanitari si concentrino sulle conseguenze delle loro scelte in termini di salute e, contemporaneamente, siano interessati al proprio stipendio o alla carriera. Interessi diversi, dunque, apparentemente in conflitto e che potrebbero indurre a comportamenti in contrasto con l’obiettivo comune, la salute di tutti. Il conflitto di interessi è pertanto una condizione di rischio, non certo una condanna di corruzione. Rischio per il quale la mancanza di indipendenza e di imparzialità possono minare l’integrità della decisione medica e intaccare la fiducia su cui poggia l’alleanza medico-paziente. È dunque necessario porre la massima attenzione per ridurre le possibilità di eventi indesiderati.

Su queste basi CIPOMO, dopo aver pubblicato i risultati di un’indagine al proprio interno e stilato un position paper sull’argomento, ha organizzato un convegno presso il Ministero della Salute, il 15 febbraio 2019, invitando a partecipare operatori, esponenti della politica, delle istituzioni, Farmindustria, società scientifiche diverse, rappresentanti dei cittadini e dei malati, giornalisti. L’incontro è stato molto positivo: ha permesso di ascoltare punti di vista differenti e si è concluso con l’impegno di redigere un documento specifico, condiviso da tutti, per mantenere viva l’attenzione sul conflitto di interessi. Diversi partecipanti hanno fatto notare, apprezzandolo, il coraggio di CIPOMO nell’affrontare un tema così delicato. Un commento che abbiamo apprezzato e che ci stimola a proseguire su questa strada. L’obiettivo non è certo quello di “farsi dei nemici”, ma di fare in modo che gli interessi di tutti siano coerenti verso un obiettivo comune di salute, sostenibilità e universalità”.

Fonti:
Harvey V. Fineberg HV. Conflict of Interest. Why Does It Matter? JAMA. 2017;317(17):1717-1718.
Vinay Prasad. Why ‘Don’t Make Enemies’ Is Cowardly Advice – Medscape – Feb 05, 2019.
DeCensi A, Numico G, Ballatori E, et al. Conflict of interest among Italian medical oncologists: a national survey. BMJ Open. 2018 Jun 30;8(6):e020912.
http://www.cipomo.it/cont/archivio-comunicati-stampa/1031/position-paper-cipomo-conflitto-interessi.asp