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Carcinoma pancreatico metastatico, una nuova opzione

By 30 Novembre 2015No Comments
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Il trattamento con irinotecan liposomiale in combinazione con fluorouracile e acido folinico estende l’overall survival (OS) media nei pazienti con adenocarcinoma duttale pancreatico metastatico trattati in precedenza con gemcitabina e rappresenta quindi una valida opzione terapeutica. Lo dimostrano i dati del trial di Fase 3 randomizzato open-label NAPOLI-1, pubblicati dal “Lancet”.

Il team internazionale di ricercatori del NAPOLI-1 (sono stati coinvolti 76 Centri di 14 Paesi), coordinato da Andrea Wang-Gillam della Washington University School of Medicine di St Louis, ha randomizzato – tra 2012 e 2013 – 417 pazienti a irinotecan liposomiale (80 mg/m² ogni 2 settimane) in combinazione con fluorouracile e acido folinico (n=117) o irinotecan liposomiale (120 mg/m² ogni 3 settimane ) in monoterapia (n=151) o infine fluorouracile e acido folinico (n=149). L’OS è risultata – dopo 313 eventi – di 6,1 mesi (95% CI da 4,8 a 8,9) nei pazienti del gruppo irinotecan liposomiale+ fluorouracile e acido folinico, di 4,2 mesi (95% CI da 3,3 a 5,3) nei pazienti del gruppo fluorouracile e acido folinico, di 4,9 mesi (95% CI da 4,2 a 5,6) nei pazienti del gruppo irinotecan liposomiale in monoterapia. Anche altri outcome, come la progression-free survival, la risposta obiettiva al tumore e i livelli del marker CA19.9 sono risultati migliori nel gruppo di pazienti trattati con irinotecan liposomiale in combinazione con fluorouracile e acido folinico.

Nell’editoriale correlato allo studio, Helmut Oettle e Thorsten Lehmann della Klinik für Allgemein- und Viszeralchirurgie del Klinikum Friedrichshafen sottolineano: “Il tumore pancreatico metastatico ha una prognosi infausta, con una sopravvivenza media di 4-6 mesi, ed è associato a una grave morbilità. A causa della sua peculiare biologia inoltre questo tipo di tumore è anche tipicamente resistente alla chemioterapia. Ciò determina una grave penuria di opzioni di trattamento per i pazienti che ricevono una diagnosi di carcinoma pancreatico metastatico post-trattamento con gemcitabina: ecco perché i risultati del trial NAPOLI-1 sono particolarmente promettenti. Oltre ai dati sull’OS va sottolineata la scarsa neurotossicità del trattamento (che lo rende particolarmente adatto a pazienti che sono stati trattati con paclitaxel albumina+gemcitabina, una combinazione con elevata neurotossicità) e la bassa incidenza di alopecia, un effetto collaterale che ha sempre un impatto profondo sulla qualità di vita e la percezione di sé del paziente. Questo schedule di trattamento con irinotecan liposomiale in combinazione con fluorouracile e acido folinico darebbe al paziente un “break” dagli effetti avversi consentendo di guadagnare in tempo anche nella prospettiva di una terza linea di trattamento a base di oxaliplatino in combinazione con fluorouracile e acido folinico”.

▼Wang-Gillam A, Li CP, Bodoky G, Dean A, Shan YS, Jameson G, Macarulla T, Lee KH, Cunningham D, Blanc JF, Hubner RA, Chiu CF, Schwartsmann G, Siveke JT, Braiteh F, Moyo V, Belanger B, Dhindsa N, Bayever E, Von Hoff DD, Chen LT for the NAPOLI-1 Study Group. Nanoliposomal irinotecan with fl uorouracil and folinic acid in metastatic pancreatic cancer after previous gemcitabine-based therapy (NAPOLI-1): a global, randomised, open-label, phase 3 trial. The Lancet 2015; http://dx.doi.org/10.1016/S0140-6736(15)00986-1
▼ Oettle H, Lehmann T. Gemcitabine-resistant pancreatic cancer: a second-line option. The Lancet 2015; http://dx.doi.org/10.1016/S0140-6736(15)01035-1