
Passare una parte della propria vita in prigione aumenta in modo drammatico le probabilità di sviluppare un tumore e di morire per questo motivo. Lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivista open-access PLOS ONE.
I ricercatori canadesi del St. Michael’s Hospital e della McMaster University coordinati da Fiona Kouyoumdjian hanno preso in esame quasi 50.000 detenuti negli istituti penitenziari della regione dell’Ontario tra 2000 e 2012 verificando l’incidenza nella popolazione carceraria di patologie oncologiche e gli eventuali decessi per questa causa. È emerso che nei 12 anni presi in esame il 2,6% dei detenuti uomini e il 2,8 delle detenute donne ha ricevuto una diagnosi di tumore. I più diffusi sono risultati quelli del polmone, della prostata, del colon-retto e testa-collo nei maschi, mentre tra le donne i più diagnosticati sono stati i tumori della mammella, del polmone e della cervice dell’utero. Sempre tra 2000 e 2012 l’1,1% dei detenuti maschi e lo 0,9% delle detenute femmine è morto a causa di un tumore. Il tasso di mortalità per tumore si è rivelato quindi più elevato 1,6 volte per gli uomini e 1,4 volte per le donne rispetto alla popolazione generale, almeno in Ontario.
Analizzando i singoli tumori, è emerso che in carcere la probabilità per gli uomini di morire per un tumore testa-collo o del fegato è più di 3 volte superiore alla media, mentre per le donne è la probabilità di morire per un tumore della cervice uterina ad essere 3 volte superiore alla media. Quali sono le cause di questi dati inquietanti? Probabilmente la diffusione molto più capillare di alcuni fattori di rischio nella popolazione carceraria. Spiega la Kouyoumdjian: “Le persone che vivono in carcere tendono più della popolazione generale ad abusare di alcol e tabacco, inoltre infezioni come HPV e HIV ‒ che favoriscono lo sviluppo di alcuni tumori ‒ sono nettamente più diffuse che all’esterno”.
Ecco perché, secondo la ricercatrice canadese e i suoi colleghi, le strategie di prevenzione dei tumori dovrebbero tener conto delle particolarità della popolazione carceraria: “Il carcere può rappresentare una chance per migliorare la salute di una fascia vulnerabile e mediamente giovane della popolazione attraverso l’implementazione di programmi di prevenzione e strategie specifiche”.
David Frati
▼ Kouyoumdjian FG , Pivnick L, McIsaac KE, Wilton AS, Lofters A, Hwang SH. Cancer prevalence, incidence and mortality in people who experience incarceration in Ontario, Canada: A population-based retrospective cohort study. PLOS ONE 2017; doi: 10.1371/journal.pone.0171131.