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Aspirina a basso dosaggio: nuova luce sul meccanismo con cui previene i tumori

By 12 Gennaio 2017No Comments
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La terapia a lungo termine con aspirina a basso dosaggio può prevenire l’insorgenza del cancro o inibire la proliferazione delle cellule tumorali? Se ne parla da anni: un altro studio realizzato da ricercatori dell’Oregon Health and Science University (OHSU) in collaborazione con la Oregon State University sembra confermare quest’ipotesi, facendo più luce sui meccanismi molecolari che sarebbero alla base di questo effetto protettivo dell’acido acetilsalicilico. I risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista “AJP-Cell Physiology”, mostrano infatti che l’attività antipiastrinica dell’aspirina è in grado di influenzare indirettamente la produzione dell’oncoproteina c-MYC, un fattore di trascrizione coinvolto nella sopravvivenza e nella proliferazione delle cellule tumorali.

Per indagare gli effetti dell’aspirina sull’interazione tra piastrine e cellule neoplastiche i ricercatori hanno isolato due linee cellulari, una non metastatica (SW480) e una metastatica (SW620), prelevate dallo stesso paziente affetto da tumore colorettale e una terza linea cellulare non metastatica (PANC-1) relativa a un carcinoma pancreatico. I risultati hanno evidenziato che la proliferazione delle cellule delle linee non metastatiche SW480 e PANC-1 è favorita dall’attività delle piastrine umane, la cui presenza determina una sovrapproduzione dell’oncoproteina c-MYC da parte delle cellule tumorali. Questo fattore di trascrizione, coinvolto nella sopravvivenza e nella proliferazione delle cellule neoplastiche, risulta sovraespresso in una porzione significativa di pazienti affetti da patologie tumorali quali il tumore del colon, del pancreas, della mammella, del polmone e della prostata. I ricercatori dell’OHSU hanno però scoperto che la capacità delle piastrine di determinare una sovrapproduzione di proteine c-MYC può essere inibita dalla somministrazione di bassi dosaggi di aspirina (concentrazione pari a 20 μM).

Come sostiene Owen McCarty, ingegnere biomedico dell’OHSU responsabile della ricerca, “Durante il loro transito nel sangue le cellule tumorali interagiscono con le piastrine, le quali stimolano la sopravvivenza delle cellule tumorali attivando le oncoproteine c-MYC. L’attività antipiastrinica dell’aspirina agisce su questa interazione riducendo indirettamente la crescita delle cellule neoplastiche”. Sulla base di queste evidenze, gli autori suggeriscono che la somministrazione di bassi dosaggi di aspirina potrebbe risultare efficace come misura preventiva per il cancro. Infatti, poiché l’interazione tra piastrine e cellule tumorali avviene immediatamente dopo che quest’ultime sono entrate nei vasi sanguigni, la somministrazione preventiva di dosi antipiastriniche di aspirina permetterebbe di intervenire precocemente sullo sviluppo delle cellule tumorali. Tuttavia, fanno notare gli autori, l’effetto individuato in questo studio è risultato significativo solo per le linee cellulari non metastatiche. Altri studi sono quindi necessari per valutare l’efficacia dell’aspirina anche su sviluppo e proliferazione di cellule neoplastiche caratterizzate da proprietà genotipiche e fenotipiche diverse.

Fabio Ambrosino

▼ Mitrugno A, Sylman JL, Ngo ATP, et al. Aspirin therapy reduces the ability of platelets to promote colon and pancreatic cancer cell proliferation: implications for the oncoprotein c-MYC. AJP-Cell Physiology 2016; DOI: 10.1152/ajpcell.00196.2016