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Antracicline, cardiotossicità più pesante in diabetici e ipertesi

By 13 Gennaio 2017No Comments
News

Gli effetti cardiotossici della chemioterapia sono significativamente più pesanti nei pazienti diabetici e ipertesi. Lo rivela uno studio presentato alla recente edizione di EuroEcho-Imaging, il meeting annuale della European Association of Cardiovascular Imaging (EACVI), tenutosi lo scorso dicembre a Lipsia.

I ricercatori portoghesi dell’Hospital Garcia de Orta di Almada, coordinati da Ana Catarina Gomes, hanno analizzato i dati del programma di sorveglianza dei pazienti oncologici trattati con antracicline valutando il rischio cardiovascolare e lo sviluppo di cardiotossicità. “La cardiotossicità indotta da antraci cline è una condizione segnalata sempre più di frequente”, avverte la Gomes, “sicuramente a causa dell’aumento della sopravvivenza dei pazienti oncologici. Nei prossimi anni quello dello scompenso cardiaco indotto da cardiotossicità da chemioterapia sarà un problema di grande importanza in Oncologia medica e Cardiologia”.

Nell’ambito dello studio portoghese sono stati presi in esame 39 pazienti trattati con doxorubicina e 44 trattati con epirubicina: 54 avevano un carcinoma della mammella, 20 un linfoma, 9 un tumore gastrico. I pazienti sono stati monitorati con visite, esami ematici ed ecocardiogrammi: sono stati valutati i cambiamenti nei dati ecocardiografici ed è emersa praticamente in tutti una progressiva diminuzione dello strain longitudinale globale del ventricolo sinistro (soprattutto nei pazienti con diabete alla baseline) e della frazione di eiezione (FE) del ventricolo sinistro (soprattutto nei pazienti con ipertensione alla baseline).

David Frati

▼ Gomes AC et al. Left and right ventricular dysfunction in patients submitted to chemotherapy with anthracyclines – predictive value of myocardial deformation imaging. Abstract P567, EuroEcho-Imaging 2016.