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Ammalarsi di cancro è cosa seria, ma se si è poveri, è peggio

By 30 Settembre 2013Novembre 12th, 2013No Comments
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Da Amsterdam si affaccia una proposta per un nuovo modello di finanziamento che affronti le grandi disparità nella prevenzione, nella diagnosi, nel trattamento e negli esiti dei trattamenti antitumorali nei medici_arte_7Paesi in tutto il mondo.

Sebbene siano stati compiuti molti progressi contro il cancro nel corso dell’ultimo secolo, un nuovo rapporto presentato appunto all’ECC-2013, prova che non tutti i pazienti beneficiano dei vantaggi dei nuovi trattamenti, e che anzi neppure hanno lontanamente l’opportunità di beneficiarne. L’economia del cancro appare scoraggiante e l’attuale modello di finanziamento non funziona, sostiene Peter Boyle (Istituto di Ricerca Internazionale, Lione, nonche’ Direttore dell’Istituto di Sanità Pubblica dell’Università di Glasgow) in una presentazione molto seguita, dal titolo “The State of Oncology”.

Il cancro costituisce solo un tassello del crescente fardello delle malattie croniche in tutto il mondo, ed è destinato a continuare a crescere in futuro, con India, Cina e Nigeria a contribuire di più. Le Nazioni Unite stimano che l’attuale popolazione mondiale di 7,2 miliardi raggiungerà i 9,6 miliardi entro il 2050 e che entro il 2028 l’India e la Cina avranno ciascuna una popolazione di 1,45 miliardi. Entro il 2050, la popolazione della Nigeria avrà superato quello degli Stati Uniti.

“Con questa crescita della popolazione ci sarà un drammatico aumento dell’incidenza del cancro in India, Cina e Nigeria, e queste crescite demografiche, accoppiate all’aumento del rischio di cancro a causa dell’adozione di abitudini di vita occidentali per le loro popolazioni, incrementera’ il numero dei malati di questi paesi, come d’altra parte in paesi popolosi come l’Indonesia, il Pakistan, il Bangladesh e il Vietnam, in via di rapido cambiamento e cghe contribuiranno purtroppo all’aumento del carico globale di cancro, così come di altre malattie croniche “, sostiene Boyle.

“I diritti dei malati di cancro possono essere rispettati considerando i cosiddetti quattro pilastri dell’Oncologia: prevenire tutti i tumori che possono essere prevenuti; trattare tutti i tumori che possono essere trattati; curare tutti i tipi di cancro che possono essere curati, e fornire palliazione ogni volta che è richiesta la palliazione”.
Mentre i progressi in oncologia sono stati notevoli negli ultimi decenni, e il futuro sembra molto incoraggiante, non tutti i malati di tumore possono beneficiare dei progressi fatti nel trattamento della malattia. Il contrasto tra i paesi ad alto e basso reddito è impressionante.

“Ammalare di tumore e’ una cosa seria, ma se si è poveri e’ peggio. Il divario tra ricchi e poveri, tra gli istruiti ed i meno istruiti e tra nord e sud è sostanziale e continua a crescere. Sono necessarie soluzioni radicali e urgenti: lo status quo non è una risposta adeguata. Nessun organismo filantropico ha i mezzi per risolvere questo problema, e sono necessari nuovi modelli per fronteggiare e migliorare questa situazione”.