Uno studio di fase I presentato in sessione plenaria ha dimostrato che il 90% dei pazienti con NSCLC metastatico con l’alterazione di ALK risponde al trattamento con il crizotinib (PF-02341066, una piccola molecola selettiva e competitiva con ATP che ha una attività per via orale ed è un inibitore di ALK e MET/HGF), evidenziando una risposta in più della metà dei pazienti con una diminuzione misurabile delle dimensioni della malattia .
La maggior parte dei pazienti avevano ricevuto tre o più linee di chemioterapia e ci si aspettava una risposta non superiore al 10 %. I risultati sono impressionanti e rappresentano un importate passo avanti per quanto riguarda lo standard della terapia nella malattia metastatica . Quando il gene ALK si fonde con un altro gene promuove la crescita cellulare, producendo la proteina specifica della crescita tumorale chiamata anaplastic linfoma chinasi (ALK), un enzima fondamentale nella crescita e nello sviluppo della cellula tumorale. Crizotinib, un farmaco orale, è un inibitore dell’enzima ALK. La percentuale dei tumori ALK positivi in America è stimata essere uno su venti pazienti con NSCLC .
Lo studio dimostra l’efficacia di crizotinib in pazienti con adenocarcinoma del polmone non fumatori o ex fumatori: tutti presentavano una fusione di ALK.
Quasi tutti i pazienti (87%) dopo 8 settimane di crizotinib hanno risposto al trattamento con una risposta parziale o con stabilizzazione di malattia. La risposta parziale è stata nel 57 % . La durata media del trattamento è stata di 6 mesi. E’ già in corso il trial di fase III su crizotinib verso chemioterapia standard di seconda linea (PROFILE-1007).