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AIOM al Senato: ecco lo stato dei tumori in Italia

By 28 Aprile 2016Agosto 2nd, 2019No Comments
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Oggi al Senato, durante il convegno sullo “Stato dell’oncologia in Italia” organizzato dall’AIOM, si è parlato di malattie oncologiche, un’urgenza di rilevanza nazionale che richiede una risposta non solo clinica, ma politica.

I dati di incidenza nel nostro Paese restano simili a quelli degli ultimi anni. Com’è noto, infatti, ammalano di tumore circa 1000 italiani ogni giorno: il più frequente è quello del colon-retto, seguito dal tumore della mammella e del polmone, della prostata e della vescica. Ma sempre più pazienti sopravvivono, grazie alle terapie giorno dopo giorno più efficaci. Occorre dunque che il nostro sistema sanitario universalistico – forse l’ultimo in Europa con questa vocazione – faccia fronte alle nuove esigenze e alle nuove sfide sia economiche, sia organizzative.

Per questo l’AIOM ha organizzato anche quest’anno una giornata dedicata allo stato dell’oncologia italiana, introdotta da una relazione sulle cifre del cancro del suo Presidente Carmine Pinto: la sopravvivenza dal 1999 al 2015 è migliorata, con percentuali che raggiungono il 91 per cento nella prostata e l’87 per cento nel seno. Ciò nonostante, l’impegno degli oncologi non può flettere, concentrandosi – da un lato – sulla sensibilizzazione dei cittadini, per assicurare una consapevolezza maggiore delle regole di prevenzione, e dall’altro per garantire cure mirate e assistenza migliore ai pazienti.

Obiettivo raggiungibile, però, solo se la politica lo sposa. La senatrice Emilia Grazia De Biasi, Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, è stata invitata a parlare e ha affermato che la prevenzione sul territorio resta uno dei punti centrali: la rete oncologica deve essere in grado di mettere in relazione le regioni e i territori con il centro. Gli investimenti non possono arretrare: le terapie innovative sono sempre più efficaci, ma servono risorse dedicate. Ad esempio, i farmaci immunoterapici sembrano consentire ai pazienti di vivere più a lungo: più di 5 anni con una buona qualità della vita, anche se colpiti da patologie aggressive come il melanoma avanzato che, fino a pochi anni fa, era caratterizzato da una sopravvivenza di 6-9 mesi. Oggi il 5 per cento degli italiani – tre milioni di persone – vive dopo aver ricevuto una diagnosi di tumore. Una delle proposte caratterizzanti dell’AIOM, ricorda Pinto insieme a Stefania Gori, Presidente eletto AIOM, è quindi la creazione di un Fondo Nazionale di Oncologia per garantire un accesso universale alle nuove terapie. Il Fondo può essere finanziato con una piccola tassa sul tabacco, un centesimo in più a sigaretta, così da ottenere un fondo annuo di 720 milioni di euro. La senatrice De Biasi, pur apprezzando l’iniziativa, si è chiesta se non fosse piuttosto il caso di istituire un Fondo per i farmaci innovativi tout court, così da coprire anche le esigenze di altre patologie che oggi sono curabili con farmaci altrettanto costosi, come per esempio le epatiti.

Varie sono le iniziative dell’AIOM per migliorare il livello di appropriatezza e di prevenzione primaria, dal momento che, come ha ricordato Pinto, “nessun farmaco dà i risultati che può offrire la prevenzione per la cura dei tumori”. Tra gli strumenti messi a disposizione dall’Associazione, la sesta edizione del Libro Bianco dell’Oncologia Italiana, consultabile sul sito societario, aggiornato in modo da poter accedere non solo ad una mappa delle strutture specializzate più vicine al paziente, ma anche ai trial clinici in corso, e il progetto “Non fare autogol”, nel quale calciatori professionisti si sono prestati insieme agli oncologi a sensibilizzare gli studenti delle scuole superiori.

La giornata di studi è servita quindi a far comprendere che l’oncologia da sola non riesce a far fronte alle sfide odierne. Serve una presa in carico politica della questione, capace di dar vita finalmente a quelle reti oncologiche nazionali da tempo invocate. Nel segno di una umanizzazione delle cure, equa ed universalistica, che resta il vero obiettivo dell’AIOM.