Ormai da qualche anno il congresso annuale dell’ESMO affianca quello dell’ASCO nelle preferenze degli oncologi italiani. La grande qualità dei contenuti e una certa qual maggiore omogeneità delle tematiche si sono imposte all’attenzione della comunità oncologica mondiale. Per la seconda, e si spera ultima, volta l’assise sarà completamente virtuale, mentre nel 2022 ci si potrebbe rivedere anche in presenza a Parigi. Come ha ricordato Antonio Passaro nell’editoriale d’apertura del primo “ESMO Daily Reporter”, questo sarà il congresso che consentirà di mettere a fuoco la funzione degli inibitori dei checkpoint immunitari in malattie meno comuni, come i tumori endocrini e neuroendocrini, così come nei tumori ginecologici. Dovrebbe essere anche l’occasione per riconoscere il ruolo dell’immunoterapia nel setting iniziale, in particolare per il cancro del polmone e per il melanoma nel setting adiuvante. Dalla sua tribuna attendiamo infine gli i attesi dati di sopravvivenza globale nei tumori mammari e dei nuovi promettenti obiettivi delle immunoterapie nel tumore polmonare.
Buon congresso a tutti.