Finalmente, grazie all’aggiunta dell’immunoterapia, si comincia a vedere una quota di pazienti lungosopravviventi anche in una patologia aggressiva come il microcitoma polmonare. Dal punto di vista clinico questo si traduce in un investimento sul trattamento di prima linea e in un’attenzione ancora maggiore alla selezione del paziente, alla sintomatologia del microcitoma e alla pianificazione della terapia. Ne abbiamo parlato con Federico Cappuzzo (Direttore Oncologia medica 2, Istituto Nazionale dei Tumori Regina Elena, Roma) e con Lorenza Landi (Oncologia medica 2, Istituto Nazionale dei Tumori Regina Elena, Roma).
Una visione sempre libera, senza tatticismi.