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Trattamento del paziente oncologico anziano: un approccio integrato fa la differenza

By 14 Maggio 2020Aprile 7th, 2021No Comments
Congressi

La valutazione geriatrica globale e la gestione guidata dal geriatra hanno prodotto miglioramenti significativi nella qualità della vita degli anziani in cura per tumore. Questi i risultati dello studio INTEGERATE, il primo trial randomizzato in oncologia geriatrica che dimostra che un’assistenza integrata con geriatri e oncologi migliora la qualità della vita, riduce i ricoveri e previene l’interruzione anticipata delle cure per eventi avversi. I risultati verranno presentati all’interno del programma scientifico virtuale dell’American Society of Clinical Oncology Annual Meeting 2020 (ASCO).

Oggi una persona con cancro di solito viene inviata a un geriatra soltanto si se verificano problemi significativi nelle attività quotidiane, e questo tipicamente avviene nelle fasi successive della malattia. Di norma le valutazioni oncologiche includono il funzionamento della persona, ma possono essere totalmente monodimensionali. Com’è facile intuire, questa impostazione può non bastare per gli adulti più anziani perché le persone invecchiano in modo anche molto diverso tra loro. Al contrario, un approccio integrato che prevede la valutazione geriatrica globale e il coinvolgimento precoce del geriatra (la cosiddetta “terapia oncogeriatrica integrata”) risulta in un contesto terapeutico e in una presa in carico in grado di ottimizzare la cura dei pazienti più anziani.

Il campione dello studio era composto da 154 pazienti con tumore (età ≥70 anni) destinati a chemioterapia, a targeted therapy o al trattamento immunoterapico. La randomizzazione è avvenuta dividendo i pazienti in due gruppi: cure oncogeriatriche integrate o cure “tradizionali”, mentre la qualità di vita è stata valutata con il punteggio ELFI (Elderly Functional Index) e con un questionario sulla qualità della vita dell’Organizzazione europea per la ricerca e il trattamento del cancro (EORTC).

Il gruppo di intervento in cura integrata ha ottenuto punteggi ELFI migliori a 12, 18 e 24 settimane di follow-up, con miglioramenti rilevanti anche rispetto ad altre misure di qualità della vita, tra cui il funzionamento, la mobilità, l’onere della malattia e le preoccupazioni per il futuro. C’è stata parallelamente una diminuzione delle visite in ospedale nel caso dei pazienti in cura integrata: il 39% in meno di utilizzo del pronto soccorso rispetto al gruppo in cura “tradizionale” e il 43% in meno di ricoveri ospedalieri non programmati. Inoltre la percentuale di pazienti che hanno interrotto il trattamento in anticipo è stata inferiore del 20,3%, presumibilmente grazie a una ridotta tossicità delle cure. I ricercatori hanno anche in programma un ampio studio di implementazione multicentrico per confrontare diversi modelli di assistenza in oncologia geriatrica (guidata da un geriatra, da un infermiere o da un oncologo) e in diversi contesti (oncologia chirurgica, oncologia da radiazioni, ricoverato).

Alessio Malta

Soo W-K, King M, Pope A, Parente P, Darzins P, Davis ID. Integrated geriatric assessment and treatment (INTEGERATE) in older people with cancer planned for systemic anticancer therapy. 2020 ASCO Virtual Scientific Program, Abstract 12011.