È possibile utilizzare la biopsia liquida per identificare i pazienti con NSCLC in cui è presente la mutazione ALK, avviandoli subito alle opzioni terapeutiche disponibili e migliorando significativamente l’outcome clinico. Lo dimostra il trial BFAST, presentato al congresso annuale dell’European Society of Medical Oncology (ESMO), in corso a Barcellona. Abbiamo chiesto un commento su questi importanti dati ad Alessandro Morabito, Direttore della Oncologia Medica Toraco-Polmonare dell’Istituto nazionale Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli.
Livia Costa