Farraginosa burocrazia, criteri di produzione e sottomissione dei trial sfiancanti, vizi e virtù della medicina di precisione, inevitabile e consequenziale burnout. Quattro temi con cui l’oncologo non può fare a meno di avere a che fare nell’esercizio quotidiano della professione. Come difendersi? Ce lo spiegano, alla XX edizione del Grandangolo di Genova, Paolo Pronzato (Policlinico San Martino, Genova), Stefania Salvagni (Policlinico S.Orsola-Malpighi, Bologna), Nicola Normanno (Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione G. Pascale, Napoli) e Luca Ostacoli (AOU S. Luigi, Orbassano, Torino).
Andare in bici, per un oncologo come me, è una metafora della bellezza e delle difficoltà del nostro lavoro.