
Il rapporto tra informazione, internet e cancro è molto complesso. Fondazione AIOM e Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), in occasione dell’ultima giornata del XX Congresso Nazionale AIOM di Roma, presentano i primi dati relativi al portale “anti fake news” www.tumoremaeveroche.it. Attivo da sei mesi, è già stato consultato da oltre 150.000 utenti unici. E al comitato scientifico, composto da un gruppo di oncologi che rispondono alle domande dei cittadini, sono arrivati oltre 50.000 mail e messaggi.
“Più del 50% degli internauti italiani sostiene di essere confuso a causa delle troppe informazioni di salute che è possibile trovare in Rete”, afferma Fabrizio Nicolis, Presidente Fondazione AIOM. “È estremamente preoccupante l’attuale disinformazione sul cancro. In Rete si legge di tutto: presunte ‘cure’ miracolose come quella Di Bella, consigli errati di prevenzione o addirittura teorie complottistiche circa l’origine delle principali neoplasie. Vogliamo fornire una guida online costantemente aggiornata e l’obiettivo dei prossimi mesi sarà quello di triplicare gli accessi attraverso una specifica attività sui principali social media”. Il portale, realizzato grazie al contributo non condizionato di Ipsen S.p.A, è diviso in sei sezioni (cancro, cosa si nasconde; cure alternative; alimentazione; cause e rimedi; piante e vitamine; cancro, una malattia moderna).
“A inizio anno abbiamo deciso di fare un ‘censimento’ delle principali fake news”, aggiunge Massimo Di Maio, membro del comitato scientifico del progetto e Direttore dell’Oncologia dell’Ospedale Mauriziano di Torino. “Dopo tre mesi di ricerca, abbiamo scoperto un quadro allarmante. Solo sull’alimentazione abbiamo individuato 400 bufale, a cui vanno aggiunte le 175 sulle cure alternative e più di 160 su le cause del cancro. Ad ogni domanda dei cittadini rispondiamo citando sempre le fonti scientifiche precise che utilizziamo. Inoltre il 16% degli utenti che si rivolgono a noi sono farmacisti o medici di medicina generale. Sono professionisti della salute che vengono sempre più interpellati su questi temi. Il 27% dei frequentatori del sito, infatti, sono pazienti oncologici (o loro caregiver) che sul web sono alla ricerca di informazioni corrette circa le problematiche collegate alla loro particolare condizione”.
“Il portale www.tumoremaeveroche.it è un’ottima iniziativa anche per noi pazienti”, afferma Claudia Santangelo, Presidente dell’Associazione di pazienti Vivere senza stomaco si può. “Fosfoetanolammina sintetica, acqua di Alessiani, urinoterapia e bicarbonato sono solo alcune delle ‘cure’ contro il cancro di cui certi ciarlatani tessono le lodi sulla Rete. Oggi in Italia sei malati su dieci riescono a sconfiggere i tumori grazie a terapie realmente efficaci e a diagnosi precoci. L’informazione, così come la prevenzione, sono due ulteriori armi che abbiamo a disposizione e giocano un ruolo sempre più importante. I media digitali se usati correttamente possono infatti promuovere una corretta cultura su malattie in costante crescita in tutta Europa come quelle oncologiche”.