
Approfondire le preoccupazioni relative alla salute dei soggetti anziani affetti da un tumore in fase avanzata permette di migliorare significativamente la comunicazione medico-paziente. A dirlo i risultati di uno studio presentato oggi al meeting annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) in corso a Chicago, in cui sono stati analizzati gli effetti – sulla qualità della comunicazione – associati alla somministrazione di un protocollo di valutazione geriatrica.
La ricerca ha preso in considerazione 542 pazienti con più di 70 anni di età e diagnosi di tumore solido o linfoma in fase avanzata, i quali sono stati sottoposti a un questionario standardizzato, che indagava le preoccupazioni di salute età-correlate, e ad altri test di valutazione cognitiva e psicologica. In metà dei casi, i risultati ottenuti sono stati mostrati agli oncologi prima della visita specialistica (gruppo “valutazione geriatrica”), mentre nei restanti casi questi vi hanno avuto accesso solo dopo la visita (gruppo “assistenza standard”).
I ricercatori hanno poi valutato la qualità della comunicazione medico-paziente, definita dal numero di aspetti e preoccupazioni età-correlati affrontati, attraverso le trascrizioni delle registrazioni audio delle visite cliniche. Inoltre, è stato analizzato anche il livello di soddisfazione dei pazienti relativo all’interazione con l’oncologo di riferimento. Dai risultati è emerso che i medici del gruppo “valutazione geriatrica” hanno avuto in media 3,5 discussioni in più su temi età-correlati, rispetto ai loro colleghi del gruppo “assistenza standard”. Allo stesso modo, nel primo gruppo si sono registrate in media 2 conversazioni di elevata qualità in più e 2 discussioni in più che hanno poi portato a interventi specifici, quali fisioterapia per i soggetti con una storia di cadute e test neuropsicologici per pazienti con evidente compromissione cognitiva. Inoltre, i soggetti inclusi nel gruppo “valutazione geriatrica” hanno riportato un livello di soddisfazione, relativo alla comunicazione medico-paziente, significativamente più elevato. “Come oncologi, dobbiamo smettere di focalizzarci esclusivamente sul cancro, specie nei pazienti anziani”, ha commentato Supriya Gupta Mohile, docente dell’University of Rochester di New York e responsabile della ricerca. “Anche se la sopravvivenza è fondamentale, esistono altri aspetti non associati al tumore che sono ugualmente, se non più, importanti”.
Fabio Ambrosino
▼ Mohile SG, Epstein RM, Hurria A, et al. Improving Communication with Older Patients with Cancer using Geriatric Assessment (GA): A University of Rochester NCI Community Oncology Research Program (NCORP) Cluster Randomized Controlled Trial (CRCT).ASCO Annual Meeting 2018, Abstract LBA10003.
Ben venga la valutazione geriatrica nei pazienti anziani se disponibile in tempi brevi nell’organizzazione multidisciplinare!