
I pazienti con leucemia mieloide acuta (LMA) sottoposti a trattamento chemioterapico intensivo sperimentano un sostanziale declino della loro qualità di vita (QOL) e dell’umore. In occasione del meeting annuale 2020 dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO), Areej El-Jawahri del Massachusetts General Hospital ha presentato i risultati di uno studio multicentrico condotto su pazienti con LMA allo scopo di determinare se le cure palliative integrate a quelle oncologiche potessero migliorare la qualità della vita e altri aspetti importanti della quotidianità dei pazienti come l’umore, lo stress post-traumatico (PTSD) e risultati nel fine vita (EOL).
Lo studio ha osservato un totale di 160 pazienti con LMA sottoposti a chemioterapia intensiva assegnati in modo casuale a due gruppi: 74 hanno ricevuto terapie standard (e consulenza palliativa su richiesta) e 86 a hanno ricevuto le terapie per la leucemia integrate con cure palliative. L’età media dei partecipanti era di circa 64 anni, l’86% di essi era bianco. I pazienti nel gruppo di intervento hanno incontrato i medici delle cure palliative almeno due volte a settimana durante il ricovero per le chemioterapie e durante i ricoveri successivi. Al basale e nelle settimane 2, 4, 12 e 24 i pazienti hanno completato diverse scale per la valutazione della qualità della vita in relazione alla malattia e dell’umore (ansia, stress, ect). Nello specifico le scale di valutazione sono state: Functional Assessment of Cancer Therapy-Leukemia (FACT-Leukemia), l’Hospital Anxiety and Depression Scale (HADS), il Patient Health Questionnaire (PHQ-9), Edmonton Symptom Assessment Scale (ESAS) e la Post-Traumatic Stress Disorder (PTSD) Checklist-Civilian Version (PCL-C). L’endpoint primario la qvalutazione della qualità di vita alla seconda settimana. Sono stati raccolti anche i dati sull’utilizzo dell’assistenza sanitaria e sul fine vita.
Alla settimana 2, i pazienti che hanno ricevuto l’intervento hanno riportato punteggi significativamente migliori nei sintomi relativi a qualità della vita, ansia, depressione e disturbo post traumatico da stress. Gli effetti positivi dell’intervento sono stati confermati fino alla settimana 24 (tutti p ≤ 0,048). Tra gli 87 pazienti deceduti al follow-up di 6 mesi sono state osservate differenze significative tra i due gruppi: il 75% dei pazienti nel gruppo di intervento contro il 40% nel gruppo sottoposto a terapie standard ha discusso il desiderio di assistenza per il fine vita con i clinici (p = 0,009) e il 34,9% nel gruppo di intervento ha ricevuto la chemioterapia negli ultimi 30 giorni di vita contro il 65,9% nel gruppo di cure standard (p = 0,008). Non sono state osservate differenze significative nell’utilizzo degli ospizi o nell’ospedalizzazione nel fine vita.
Dall’analisi dei risultati si può osservare che il modello di cure palliative e oncologiche integrate per i pazienti con LMA sottoposti a chemioterapia intensiva ha portato a miglioramenti sostanziali nella qualità di vita, nei disagi psicologici e nelle cure per il fine vita; motivo per cui le cure palliative dovrebbero essere considerate un nuovo standard di cura per i pazienti con LMA.
Norina Wendy Di Blasio
El-Jawahri A, LeBlanc TW, Kavanaugh A, et al. Multisite randomized trial of integrated palliative and oncology care for patients with acute myeloid leukemia (AML). Abstract 12000, ASCO 2020. https://meetinglibrary.asco.org/record/186130/abstract