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Parte la campagna PrEvCan (Cancer Prevention Across Europe)

A cura di David Frati By 9 Settembre 2022Settembre 10th, 2022No Comments
Congressi

Più cresce la preoccupazione sulla sostenibilità a lungo termine dell’oncologia per come è stata intesa negli ultimi anni, più pare necessario investire pesantemente sulla prevenzione oncologica primaria. In occasione dell’apertura dei lavori del Congresso annuale dell’European Society of Medical Oncology (ESMO) a Parigi è stato annunciato il lancio della campagna europea per la prevenzione del cancro PrEvCan (Cancer Prevention Across Europe), sottolineando con forza il messaggio che la prevenzione non è meno importante dei progressi fatti nel trattamento farmacologico dei tumori.

La campagna è coordinata dalla European Oncology Nursing Society (EONS) in partnership con ESMO, European Cancer Patients Coalition (ECPC) e circa cinquanta altre organizzazioni europee. A partire da ottobre 2022, la campagna si focalizzerà sulla promozione presso la popolazione europea di 12 raccomandazioni per ridurre il rischio di insorgenza di tumore. Le raccomandazioni sono validate da European Code Against Cancer (ECAC), sviluppata dalla International Agency for Research on Cancer (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Secondo il Global Cancer Observatory, il numero di nuovi casi di tumore in Europa salirà a circa 5,96 milioni entro il 2040, con una mortalità che dovrebbe salire a 2,91 milioni di pazienti. In questo scenario, la prevenzione giocherebbe un ruolo chiave verso una assistenza oncologica più sostenibile. “Riducendo anticipatamente il numero di casi di tumore e aumentando il tasso di diagnosi precoci, ove appropriato, possiamo aumentare sostanzialmente il numero di individui sani e gli outcome di chi invece diventerà purtroppo un paziente oncologico”, afferma Rosa Giuliani, ESMO Public Policy Director. “Allo stesso tempo, possiamo alleviare le tensioni sui sistemi sanitari europei in aree come l’approvvigionamento di farmaci e l’accesso alle terapie”.

“La nostra comunità tradizionalmente considera la prevenzione come un argomento principalmente per i medici di famiglia e gli specialisti d’organo”, commenta Solange Peters, Presidente ESMO, “ma in qualità di oncologi, dobbiamo essere in grado di fornire risposte competenti basate su una solida conoscenza dei numeri più recenti, dei dati sui sopravvissuti e dei risultati della ricerca. Contrariamente a quanto credono ancora molti pazienti, non è mai troppo tardi per adottare uno stile di vita preventivo. Questa intuizione vitale è qualcosa che abbiamo trascurato in passato e oggi dobbiamo agire per andare avanti”.