
Nei pazienti con diagnosi di NSCLC con mutazione EGFR il trattamento adiuvante post-chirurgico con osimertinib garantisce un significativo aumento della sopravvivenza libera da malattia: lo dimostrano i dati dello studio randomizzato di Fase III ADAURA, presentati al meeting 2020 dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO).
“Si tratta di risultati che sono andati oltre le nostre attese”, rivela Roy S. Herbst, Chief of Medical Oncology al Yale Cancer Center e allo Smilow Cancer Hospital, primo autore dello studio. “È davvero molto importante constatare che questa target therapy riesca a ritardare così significativamente la recidiva di malattia dopo l’intervento chirurgico. Potremo trattare questi pazienti prima”.
La chemioterapia adiuvante è attualmente lo standard of care nei pazienti con NSCLC di stadio II-III sottoposti a resezione chirurgica del tumore, ma i tassi di recidiva sono purtroppo elevati. I ricercatori coordinati da Herbst hanno randomizzato 682 pazienti con NSCLC non squamoso di stadio IB-IIIA e mutazione EGFR sottoposti a resezione chirurgica completa a ricevere osimertinib 80 mg/die (339 pazienti) o placebo (343 pazienti). Dei pazienti del braccio osimertinib, il 90% era vivo a 2 anni senza recidiva, contro il 44% del braccio placebo. Nel sottogruppo dei pazienti con NSCLC in stadio II-IIIA, il rischio di recidiva e di morte si è ridotto dell’83% con il trattamento in adiuvante con osimertinib (DFS hazard ratio 0.17 (95% CI 0.12- 0.23); p<0.0001).
David Frati
Herbst RS, Tsuboi M, John T, Grohé C, Majem M, Wade Goldman J, Kim SW, Marmol D, Rukazenkov Y, Wu YL. Osimertinib as adjuvant therapy in patients (pts) with stage IB–IIIA EGFR mutation positive (EGFRm) NSCLC after complete tumor resection: ADAURA. Abstract LBA5 – ASCO 2020. https://meetinglibrary.asco.org/record/191929/abstract