
I risultati incoraggianti dello studio NICHE-2, presentato al Congresso ESMO 2022, evidenziano la necessità di disegnare studi più ampi per confermare i benefici della terapia con checkpoint inhibitors nei pazienti con carcinoma del colon con deficit del mismatch repair (dMMR). L’efficacia dell’immunoterapia neoadiuvante nei pazienti con carcinoma del colon con dMMR era stata già dimostrata nello studio esplorativo NICHE in cui sono state ottenute risposte patologiche nel 100%, aprendo la strada a un trial più esteso. Nel trial NICHE-2 112 pazienti con tumore del colon dMMR non metastatico hanno ricevuto una dose di ipilimumab (1 mg/kg) e due dosi di nivolumab (3 mg/kg) ≤6 settimane prima dell’intervento chirurgico. I dati di disease-free survival (DFS) a 3 anni ovviamente non sono ancora maturi, ma è stata osservata risposta patologica nel 99% dei pazienti, con MPR e pCR raggiunta rispettivamente nel 95% e 67% dei casi. Nessun paziente ha presentato una recidiva di malattia dopo un follow-up mediano di 13,1 mesi.
“La terapia neoadiuvante con nivolumab e ipilimumab a basse dosi ha portato a risposte patologiche senza precedenti nei pazienti con tumore del colon con deficit del mismatch repair”, spiega Myriam Chalabi del Netherlands Cancer Institute di Amsterdam. “Al basale, una percentuale significativa di pazienti aveva uno stadio radiologico III e una malattia ad alto rischio. Il tasso di recidiva della malattia previsto per i tumori di stadio III dMMR è compreso tra il 20 e il 40% nonostante la chemioterapia adiuvante, che rappresenta lo standard of care. Tuttavia, ad oggi, nessuno dei pazienti arruolati nel trial NICHE-2 ha presentato una recidiva di malattia. È importante sottolineare che questo trattamento è stato molto ben tollerato, con solo il 4% di eventi avversi immuno-correlati di grado 3-4 e senza complicazioni chirurgiche impreviste”.
“Questi dati hanno il potenziale di cambiare il paradigma terapeutico in questo setting”, afferma Jenny Seligmann dell’University of Leeds. “Per i pazienti con carcinoma del colon dMMR in fase iniziale le strategie di trattamento future saranno quasi certamente basate sull’immunoterapia piuttosto che sulla chemioterapia. Ma è necessaria molta cautela: lo studio NICHE-2 mostra che fare un breve trattamento con immunoterapia prima di un intervento chirurgico è fattibile, ha un’efficacia spettacolare – con risposte patologiche diverse da tutte quelle che abbiamo visto nel tumore del colon negli ultimi dieci anni – e una tossicità accettabile, tuttavia, prima che la pratica clinica possa cambiare, abbiamo bisogno di chiarimenti su diversi aspetti. In primo luogo, lo studio è stato condotto in un unico centro dove c’è una grande expertise nella selezione dei pazienti e nell’erogazione del trattamento e team multidisciplinari dedicati, quindi è urgente la conferma di questi risultati in altri contesti. Inoltre, in attesa dei dati per l’endpoint co-primario della DFS a 3 anni, sono necessari dati di follow-up a lungo termine per confermare i risultati iniziali”.
Chalabi M, et al. Neoadjuvant immune checkpoint inhibition in locally advanced MMR-deficient colon cancer: the NICHE-2 study. ESMO Congress 2022, LBA7