Lo studio PHEREXA sull’utilizzo dell’associazione di trastuzumab e pertuzumab con chemioterapia nelle pazienti con carcinoma mammario metastatico HER2-positivo (presentato in quarta giornata e risultato negativo in II linea) conferma l’efficacia della combinazione in I linea, “quando le risposte sono importanti ed il controllo di malattia significativo”, commenta Paolo Marchetti (AO Sant’Andrea, Roma) ai nostri microfoni. La stessa tripletta si conferma “scelta vincente” anche in neoadiuvante, secondo lo studio tedesco ADAPT, presentato ad ASCO nella terza giornata.
Andare in bici, per un oncologo come me, è una metafora della bellezza e delle difficoltà del nostro lavoro.