Stefano Cascinu (Azienda Ospedaliero-Universitaria, Modena) commenta da Madrid le prospettive della ricerca sui tumori gastrointestinali. Nel colon retto in adiuvante si confermano i dati ASCO sulla durata della chemio; e nello stadio avanzato il ruolo prognostico della biologia molecolare si avvicina alla pratica clinica nell’identificare il giusto approccio terapeutico e la più corretta sequenza. Luci e ombre per il carcinoma gastrico: le combinazioni in fase perioperatoria diventano lo standard per tutta la popolazione, mentre la combi di pertuzumab e trastuzuman negli HER 2 positivi mostra sì una maggior soppravvivenza, ma con un vantaggio minore rispetto alle aspettative basate sull’esperienza nella mammella. Per il pancreas la combinazione gem-abraxane si fa strada anche nei pazienti con performance status tra 1 e 2 e nel nel setting localmente avanzato, per il quale però l’assenza di confronto con la monoterapia suggerisce ancora cautela.
Andare in bici, per un oncologo come me, è una metafora della bellezza e delle difficoltà del nostro lavoro.