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Informazione su alimentazione e tumori, un vero unmet need

By 18 Novembre 2018Maggio 12th, 2021No Comments
CongressiTemi

L’informazione sul ruolo dell’alimentazione nella prevenzione dei tumori e di supporto ai trattamenti oncologici è un vero unmet need. La nutrizione come strumento sia di prevenzione che di “terapia” dei tumori riscuote più interesse delle cosiddette cure alternative (24%) o delle cause e rimedi delle neoplasie (13%). Ma solo un cittadino su tre sa che l’alimentazione rappresenta un fattore di rischio oncologico importante. E nel nostro Paese la dieta sana per eccellenza, quella mediterranea, viene molto spesso abbandonata a favore di altri modelli alimentari. Meno del 10% degli italiani consuma tutti i giorni le cinque porzioni di frutta e verdura raccomandate dai nutrizionisti. Il 21% dei bambini, con meno di 10 anni, invece è in sovrappeso il 9% è addirittura obeso. A scattare questa fotografia preoccupante sono la Fondazione AIOM e l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), in occasione dell’ultima giornata del XX Congresso Nazionale di Roma.

Secondo gli ultimi studi scientifici, ben il 30% dei casi di cancro è riconducibile all’alimentazione. “È particolarmente importante riuscire a fornire ai cittadini notizie attendibili su questo tema”, sottolinea Stefania Gori, Presidente Nazionale AIOM. “Attraverso una dieta sana ed equilibrata possiamo ridurre del 16% il rischio di insorgenza dei tumori allo stomaco, endometrio, esofago, colon-retto, bocca, faringe e laringe. Non va inoltre sottovaluto il ruolo che ricopre la nutrizione per gli oltre 3 milioni di italiani che vivono con una neoplasia. Molte delle domande che ci arrivano riguardano i ‘supercibi’. Sul web sono riportate news su improbabili capacità anti tumorali di limone, caffè, zenzero, miele, olio di cannabis o di cocco o succo alla barbabietola. La ricerca ha evidenziato in modo chiaro e incontrovertibile che non esistono cibi in grado di proteggere in maniera assoluta. Tuttavia va ribadito agli utenti, e a tutti i cittadini, quanto sia importante la dieta nella prevenzione oncologica”.

“Esiste una stretta correlazione tra aumento del grasso corporeo e formazione di un tumore”, spiega Paolo Marchetti, Direttore Oncologia Medica B del Policlinico Umberto I di Roma e Ordinario di Oncologia all’Università La Sapienza. “Nella trasformazione neoplastica delle cellule tumorali intervengono anche le sostanze cosiddette cancerogene, come i conservanti degli alimenti, le ammine e nitrosammine, che si formano per la cattiva conservazione ed eccessiva cottura degli alimenti proteici. Anche per i pazienti oncologici è fondamentale seguire un’alimentazione corretta. E la carne rossa non è un alimento da demonizzare, nemmeno nei pazienti oncologici. Fino a 500 grammi a settimana di carne rossa non processata e cotta in maniera adeguata (non alla brace) e conservata correttamente sono un supporto nutrizionale per tutti, in particolare nelle persone che affrontano il percorso di cura”.