
Dati molto promettenti sul PARP-inibitore niraparib, che si è mostrato in grado di prolungare la PFS nelle pazienti con carcinoma ovarico recidivante platino-sensibile, arrivano dal trial di fase III ENGOT-OV16/NOVA, presentato al Congresso dell’European Society of Medical Oncology (ESMO) in corso a Copenhagen.
I ricercatori coordinati da Mansoor Raza Mirza del Rigshospitalet di Copenhagen, direttore medico della Nordic Society of Gynaecological Oncology (NSGO), hanno randomizzato 553 pazienti (203 BRCA+ e 350 no) con carcinoma ovarico recidivante con precedente risposta a chemioterapia a base di platino a niraparib 300 mg/die o placebo come terapia di mantenimento. La PFS media è risultata 21 vs 5,5 mesi a vantaggio del gruppo BRCA+ trattato con niraparib, 9,3 vs 3,9 mesi a vantaggio del gruppo BRCA- trattato con niraparib e infine 12,9 vs 3,8 mesi a vantaggio del gruppo senza mutazioni ma con deficienza della ricombinazione omologa del DNA (HRD).
David Frati
* Mirza M. A randomized, double-blind phase 3 trial of maintenance therapy with niraparib vs placebo in patients with platinum-sensitive recurrent ovarian cancer (ENGOT-OV16/NOVA trial). Abstract LBA3_PR, ESMO 2016.