
Basta guardare alla grande letteratura danese della modernità, tutta sporta verso l’altro. Da Karen Blixen e la sua Africa, fino a Peter Høeg e la sua Groenlandia. Copenhagen è dunque una sede di elezione per accogliere i più di ventimila oncologi e stakeholder che dal 7 al 12 ottobre partecipano al congresso annuale dell’ESMO, sotto la presidenza di un italiano, Fortunato Ciardiello. Il Comitato scientifico, guidato da Andres Cervantes, ha selezionato il 57% dei lavori proposti, per un totale di 2884 abstract.
Ben tre simposi presidenziali contrassegnano un programma che promette rilevanti dati clinici in diversi comparti d’organo, oltre che contributi in grado di arricchire il dibattito sempre più serrato sulla precision medicine e sulla sostenibilità e accessibilità delle cure. Lunedì 10 saranno presentati i risultati del primo studio europeo, condotto in Italia a Napoli, sulla associazione tra le difficoltà economiche dei pazienti e i risultati delle terapie contro il cancro.
Dalle anticipazioni, i risultati di maggior impatto sulla pratica clinica dovrebbero riguardare alcuni carcinomi polmonari, come il NSCLC, sia in prima, sia in seconda linea, grazie alle nuove immunoterapie anti-PD-L1 (occhio a trial come il KEYNOTE-024 ed il CheckMate 026), i cui dati saranno presentati nel simposio presidenziale di domenica 9.
Vive aspettative suscita anche il trial MONALEESA-2, centrato sull’inibitore di CDK4/6 ribociclib, somministrato con letrozolo in una popolazione di donne in post-menopausa con carcinoma mammario avanzato positivo ai recettori ormonali (HR+), ma negativo per il recettore HER2 (HER2). Nella mammella, sono attese novità anche per i tumori triplo-negativi. I dati saranno resi noti nel corso del simposio di sabato 8, come quelli sul melanoma. Il quale continuerà a recitare un ruolo di primo piano, sia per le terapie immuni, sia per le targeted.
Si annunciano dati rilevanti anche per i testa collo, i sarcomi ed i genitourinari. Per questi ultimi, oltre ai risultati del trial AFFINITY nel carcinoma prostatico metastatico, c’è attesa per i risultati di uno studio che ha valutato per la prima volta nel tumore renale l’efficacia di sunitinib in adiuvante, dopo nefrectomia.
Oltre ai tre simposi principali, saranno 74 le presentazioni orali, 151 le poster discussion e 1368 i poster esposti. Il punto di vista dell’industria sarà rappresentato da ben 30 simposi satellite.
Luciano De Fiore