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ESMO 2016: dabrafenib + trametinib nel melanoma avanzato

By 17 Ottobre 2016Aprile 7th, 2021No Comments
Congressi

Non solo immunoterapia nel melanoma avanzato: dati interessanti arrivano anche dalle terapie di combinazione. In particolare, nei pazienti con melanoma avanzato BRAF V600-mutato la combinazione dabrafenib + trametinib in prima linea garantisce una overall survival (OS) e una progression-free survival (PFS) superiore al trattamento in monoterapia con vemurafenib. Lo rivelano i dati dello studio di fase III COMBI-v presentati al Congresso dell’European Society of Medical Oncology (ESMO) da poco conclusosi a Copenhagen.

Dei 704 pazienti con melanoma avanzato BRAF V600-mutato presi in esame dai ricercatori coordinati da Caroline Robert dell’Institut Gustave Roussy di Villejuif nel gruppo dabrafenib + trametinib si registrava un tasso di OS del 45% a 3 anni (95% CI, da 39,1% a 49,8%) contro il 31% del gruppo vemurafenib (in base a questi dati, 34 pazienti del gruppo vemurafenib sono passati al gruppo della terapia di combinazione). La PFS a tre anni era del 24% nel braccio dabrafenib + trametinib e del 10% in quello vemurafenib.

Spiega la Robert: “I dati del follow up a tre anni dello studio COMBI-v sono di grande importanza perché si tratta del secondo studio di fase III che quest’anno mostra un significativo beneficio di sopravvivenza nei pazienti con melanoma avanzato BRAF V600-mutato trattati con la combinazione dabrafenib + trametinib invece che con un inibitore di BRAF in monoterapia: risultati quindi robusti, che ridefiniscono lo standard di cura”.

Le prospettive terapeutiche di questa combinazione non si esauriscon in prima linea: i ricercatori belgi coordinati da Max Schreuer dell’Oncology Centre dell’Universitair Ziekenhuis di Brussels hanno presentato uno studio – in questo caso di fase II – all’ESMO che supporta l’utilizzo della combinazione di un BRAF-inibitore e di un MEK-inibitore in rechallenge nei pazienti con melanoma avanzato BRAF V600-mutato che hanno avuto progressione di malattia durante un trattamento con BRAF+MEK inibitori, hanno sospeso il trattamento per almeno 12 settimane, sono stati avviati a immunoterapia e anche in questo caso hanno subito una progressione di malattia.

David Frati

▼ Schreuer M, Kruse V, Jansen Y, Neyns B. COMBI-rechallenge: a phase II clinical trial on dabrafenib plus trametinib in BRAFV600-mutant melanoma patients who previously experienced progression on BRAF (+MEK)-inhibition. Abstract 1135P, ESMO 2016.
▼ Robert C, Schadendorf D, Long GV, Stroyakovskiy D, Levchenko E, Chiarion-Sileni V, Flaherty K, Nathan P, Ribas A, Davies M, Zhang J, Chen Z, Mookerjee B, Redhu S, Grob JJ. Analysis of patient-reported outcomes by disease progression status in patients (pts) with BRAF V600 mutant metastatic melanoma in the COMBI-d and COMBI-v trials. Abstract 1140P, ESMO 2016.
▼ Grob JJ, Robert C, Long GV, Stroyakovskiy D, Levchenko E, Chiarion-Sileni V, Flaherty K, Nathan P, Ribas A, Davies M, Zhang J, Chen L, Mookerjee B, Redhu S, Schadendorf D. Health-related quality-of-life (HRQOL) impact of dabrafenib (D) and trametinib (T) vs BRAF inhibitor (BRAFi) monotherapy by lactate dehydrogenase (LDH) in patients (pts) with BRAF V600–mutant melanoma. Abstract 1137P, ESMO 2016.