
Sebbene alcuni pazienti con tumore dell’urotelio metastatico già trattati con platino diano buone risposte alla monoterapia con nivolumab, PFS e OS sono significativamente più elevate con la combinazione nivolumab+ipilimumab. Lo dimostrano i dati dello studio CheckMate-032 presentati al meeting annuale dell’European Society of Medical Oncology (ESMO), in corso a Monaco di Baviera.
I ricercatori coordinati da Jonathan E. Rosenberg del Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York hanno avviato 78 pazienti alla terapia con nivolumab 3 mg/kg, 104 pazienti a nivolumab 3 mg/kg + ipilimumab 1 mg/kg ipilumumab (fino a 4 dosi) seguito da nivolumab 3 mg/kg, e infine 92 pazienti a nivolumab 1 mg/kg nivolumab + ipilimumab 3 mg/kg (fino a 4 dosi) seguito da nivolumab 3 mg/kg. Dopo un follow-up di 37,7 mesi per quanto riguarda il gruppo nivolumab, 38,8 mesi per il gruppo nivolumab 3 mg/kg + ipilimumab 1 mg/kg e 7,9 mesi per il gruppo nivolumab 1 mg/kg + ipilimumab 3 mg/kg, l’ORR è risultata rispettivamente del 26% (95% CI 16 – 37%), 27% (95% CI, 19 – 37%) e 38% (95% CI, 28 – 49%). Per quanto riguarda la PFS media, si è rivelata di rispettivamente 2,8 (95% CI, 1,5 – 5,3), 2,6 (95% CI, 1,4 – 3,9) e 4,9 (95% CI, 2,7 – 6,6) mesi, mentre la OS media è stata di 9,9 (95% CI, 7,3 – 21,1), 7,4 (95% CI, 5,6 – 11,0) e 15,3 (95% CI, 10,1 – 27,6) mesi.
La risposta è stata più marcata nei pazienti con espressione di PD-L1 ≥1%, specialmente nel gruppo nivolumab 1 mg/kg + ipilimumab 3 mg/kg. Questi risultati supportano il trial di fase III CheckMate-091, in pieno svolgimento, in cui si sta testando nivolumab 1 mg/kg + ipilimumab 3 mg/kg vs chemioterapia standard nei pazienti con tumore uroteliale non ancora trattato.
David Frati
•LBA32 – Rosenberg JE,Sharma P, de Braud FGM et al. Nivolumab (N) Alone or in Combination With Ipilimumab (I) in Patients (pts) With Platinum-Pretreated Metastatic Urothelial Carcinoma (mUC), Including the Nivolumab 1 mg/kg + Ipilimumab 3 mg/kg Expansion From CheckMate 032. ESMO 2018.