
Nuove evidenze in merito alla relazione tra obesità e cancro, con possibili implicazioni per le strategie di prevenzione. Una ricerca osservazionale presentata al Congresso annuale dell’European Society for Medical Oncology (ESMO) in corso a Madrid ha messo in evidenza come la distribuzione del grasso corporeo, più che il peso o il body mass index (BMI), sia in grado di predire il rischio di cancro in donne post-menopausali.
Lo studio Prospective Epidemiologic Risk Factor ha preso in considerazione 5855 pazienti (età media: 71 anni) di nazionalità danese, sottoposte a assorbimetria a raggi X a doppia energia per la valutazione del grasso corporeo e della sua composizione, le quali sono state seguite per 12 anni. Da questo campione sono emersi 811 casi di tumori solidi, individuati attraverso un registro nazionale. Il rapporto tra grasso addominale e periferico è risultato essere un predittore indipendente del rischio di sviluppare un cancro nel corso dei 12 anni di follow up (HR 1.30; 95%, CI: 1,11 – 1,52; p < 0.001), mentre non sono risultate significative le relazioni con il BMI o la percentuale di grasso. In totale si sono verificati 293 casi di carcinoma mammellare, 345 tumori del polmone e gastrointestinali (GI) e 173 neoplasie di diversa natura. Da un’analisi specifica, il rapporto tra grasso addominale e periferico è però risultato associato statisticamente solo al rischio di sviluppare un carcinoma del polmone o GI (HR: 1.68; 95%, CI: 1,12 – 2,53; p < 0.05 e HR: 1,34; 95%, CI: 1 – 1.8; p < 0.05, rispettivamente). Tale relazione è risultata significativa anche considerando altri fattori risultati associati allo sviluppo di una neoplasia, come l’età anziana, una precedente terapia ormonale sostitutiva o il fumo. “Le donne anziane possono ricavare molte informazioni utili da questo studio”, ha dichiarato Mærsk Staunstrup, ricercatore presso la Nordic Bioscience and ProScion di Herlev (Danimarca). “Poiché è noto che la menopausa produce uno spostamento del grasso corporeo verso l’area centrale del tronco, queste dovrebbero essere particolarmente consapevoli del loro stile di vita nel periodo pre-menopausale”.
“Anche se l’obesità è stata precedentemente associata al rischio di cancro, la relazione con il tumore del polmone è nuova e intrigante”, ha spiegato Andrea De Censi, oncologo dell’Ospedale Gallinara di Genova. “Un aumento dell’insulina, provocato da un consumo esagerato di carboidrati semplici, come patate, riso, grano e mais, può risultare in un accumulo di grasso a livello viscerale e addominale”. I dati emersi aprirebbero quindi le porte a nuove strategie di intervento. “In aggiunta alla perdita di peso e all’esercizio fisico – ha concludo De Censi – potrebbe esserci un ruolo potenziale per alcuni farmaci anti-diabetici, come la metformina, in grado di ridurre gli effetti dell’insulina e prevenire così lo sviluppo di tumori”.
Fabio Ambrosino
▼ Staunstrup M. A study of body fat composition, derived from DXA-scans, in association with cancer incidence in postmenopausal women. Abstract 1408P_PR. ESMO 2017.