
I dati strutturali, farmacocinetici e farmacodinamici preclinici e clinici hanno permesso di stabilire la biosimilarità di SB3 rispetto all’originatore di riferimento trastuzumab. Di recente, l’equivalenza di efficacia tra i due farmaci è stata analizzata in uno studio di fase III condotto su 800 pazienti con carcinoma mammario HER2 positivo trattate con terapia neoadiuvante. Le caratteristiche e i risultati dello studio sono al centro di un estratto (scaricabile gratuitamente dal link sottostante) della rivista Recenti Progressi in Medicina a firma di Marzia Del Re e Lucia Del Mastro, in cui le autrici hanno ripercorso le tappe dello sviluppo di SB3, dagli studi preclinici a quelli clinici.