
Adottare uno stile di vita sano durante e dopo la terapia adiuvante post-chirurgica permette ai pazienti con tumori colorettali di vivere più a lungo. È questa la conclusione a cui è giunto uno studio i cui risultati saranno presentati a Chicago in occasione del meeting annuale dell’ASCO 2017. Infatti, per i pazienti che seguono abitudini più salutari è emersa una riduzione del 42% della probabilità di decesso e anche un rischio minore di recidiva nel periodo di follow-up.
Lo studio ha preso in considerazione 992 pazienti reclutati tra il 1999 e il 2001 in un trial clinico che indagava l’effetto di due diverse terapie adiuvanti per il tumore del colon sul rischio di morte e di recidiva. In quel contesto lo stile di vita dei soggetti reclutati nel trial era stato analizzato, in due occasioni, attraverso sondaggi validati. Questi hanno permesso ai ricercatori di assegnare a ogni paziente un punteggio su una scala da 0 (stile di vita non sano) a 6 (stile di vita sano) sulla base delle raccomandazioni in merito a nutrizione e attività fisica prodotte nel 2012 dall’American Cancer Society (ACS). Queste includono indicazioni relative a peso corporeo, attività fisica e dieta. Inoltre, anche il consumo di alcol è stato preso in considerazione in quanto fattore incluso dall’ACS nelle linee guida per la prevenzione del cancro. Dopo un follow-up medio di 7 anni, per i 91 pazienti caratterizzati da uno stile di vita più sano (punteggi tra 5 e 6) è emersa una probabilità ridotta del 42% di andare incontro a morte, e un trend per un rischio minore di recidiva, rispetto ai 262 pazienti con uno stile di vita non salutare (punteggi tra 0 e 1). Quando si è incluso anche l’alcol tra i fattori di rischio presi in considerazione, il rischio di morte associato ai 162 pazienti con uno stile di vita più sano (punteggi tra 6 e 8) è invece risultato ridotto del 51% (e quello di recidiva del 36%) rispetto ai 187 sopravissuti caratterizzati da uno stile di vita non salutare (punteggi tra 0 e 2). Nessuno dei fattori presi in considerazione (peso corporeo, attività fisica, dieta) è risultato predominante nel determinare l’associazione individuata. “Bisogna sottolineare che gli autori non stanno suggerendo che uno stile di vita sano possa sostituirsi alla chemioterapia standard o ad altri trattamenti per il tumore del colon che hanno permesso di migliorare enormemente la sopravvivenza”, ha commentato il presidente dell’ASCO Daniel Hayes. “Piuttosto, i pazienti affetti da questa patologia dovrebbero essere ottimisti e realizzare che una dieta sana e una regolare attività fisica potrebbero aiutarli a ridurre il rischio di mortalità e recidiva”.
In conclusione, lo studio mostra come uno stile di vita adeguato possa, in aggiunta al trattamento standard per il tumore del colon, fare la differenza. “I pazienti chiedono spesso cosa possono fare, oltre a sottoporsi alla chemioterapia, per prevenire una recidiva”, ha aggiunto Hayes. “La buona notizia è che ora possiamo dar loro qualche informazione proveniente da un database di ampie dimensioni”.
Fabio Ambrosino
▼ Van Blarigan E, Fuchs CS, Niedzwiecky D et al. American Cancer Society (ACS) Nutrition and Physical Activity Guidelines after colon cancer diagnosis and disease-free (DFS), recurrence-free (RFS), and overall survivall (OS) in CALGB 89803 (Allience). Abstract 10006, ASCO Annual Meeting 2017.