
Il trattamento post-chirurgico con capecitabina dei pazienti con tumori del tratto biliare estende la sopravvivenza media di 15 mesi. Lo dimostra lo studio randomizzato di Fase III BILCAP, che verrà presentato all’edizione 2017 dell’ASCO Annual Meeting di Chicago. “È uno studio che ci aiuta a dare una risposta a domande che ci ponevamo da molto tempo sul trattamento adiuvante dei tumori del tratto biliare, per i quali non esiste uno standard di cura”, commenta il Presidente ASCO Daniel F. Hayes. “Questa chemioterapia può offrire ai pazienti più di un anno di vita in più”.
Si tratta di un tema molto importante, perché solo il 20% dei pazienti con tumori del tratto biliare è eleggibile alla chirurgia, e anche tra coloro che vengono sottoposti a intervento chirurgico solo il 10% sopravvive a 5 anni. I ricercatori coordinati da John N. Primrose, Professore di Chirurgia dell’University of Southampton, hanno randomizzato 447 pazienti al trattamento post-chirurgico con capecitabina per 6 mesi o alla semplice osservazione. In 3 anni di follow up i pazienti sono stati seguiti con TC, esami ematici e altri esami clinici. Nel gruppo di controllo la sopravvivenza media è risultata di 36 mesi, mentre nel gruppo capecitabina si è assestata sui 51 mesi. Il tempo medio di recidiva è stato 25 mesi per i pazienti trattati con capecitabina e 18 mesi per i pazienti del gruppo di controllo.
Spiega Primrose: “Il trattamento dei tumori del tratto biliare è davvero un unmet need dei pazienti oncologici, siamo ancora molto indietro. Il nostro trial è il primo ad arruolare un numero sufficiente di pazienti e a dimostrare che con la chemioterapia postchirurgica riusciamo ad ottenere un significativo aumento della sopravvivenza e per giunta con modesti effetti collaterali”.
David Frati
▼Primrose JN, Fox R, Palmer DH, Prasad R, Mirza D, Anthoey DA, Corrie P et al. Adjuvant capecitabine for biliary tract cancer: the BILCAP randomized study. Abstract 4006, ASCO Annual Meeting 2017.