
All’ASCO 2016 saranno presentati i dati in anteprima dello studio clinico randomizzato di fase III EMN02/HO95 MM che evidenziano come i pazienti con mieloma multiplo che hanno ricevuto un trapianto autologo di cellule staminali del sangue (ASCT) presentino tassi di progression free survival (PFS) più elevati rispetto a quelli che sono stati trattati solo con agenti chemioterapici. I pazienti che hanno effettuato un ASCT presentano il 24% di rischio in meno di progressione della malattia rispetto a quelli che non hanno ricevuto un trapianto. Questo studio è il più vasto ad oggi riportato finalizzato a comparare ASCT in associazione con bortezomib vs monoterapia con bortezomib nei pazienti più giovani di 65 anni (i pazienti over 65 spesso non possono essere sottoposti ad ASCT). Nella procedura ASCT le cellule staminali del sangue di un paziente vengono prelevate e immagazzinate. Dopo il trattamento di chemioterapia ad alte dosi vengono di nuovo iniettate nel paziente per proteggerlo dagli effetti del trattamento.
Lo studio riguarda 1266 pazienti a cui è stato recentemente diagnosticato un mieloma multiplo. Dopo una terapia di induzione con bortezomib-ciclofosfamide-desametasone, i pazienti sono stati randomizzati a ricevere o bortezomib-melfalan-prednisone (VMP) o un’alta dose di melfalan seguita da ASCT. Nella seconda fase degli studi, i pazienti di entrambi i gruppi sono stati randomizzati a un consolidamento della terapia con bortezomib-lenalidomide-desametasone o a nessun consolidamento. Tutti i pazienti hanno ricevuto anche una terapia con lenalidomide fino alla progressione della malattia o a un’intollerabile tossicità.
Rebecca De Fiore
Fonte: Abstract 8000: Cavo M, Palumbo A, Zweegman S, Dimopoulos MA, Hajek R et al. Upfront autologous stem cell transplantation (ASCT) versus novel agent-based therapy for multiple myeloma (MM): A randomized phase 3 study of the European Myeloma Network (EMN02/HO95 MM Trial).