
Il follow-up a lungo termine del trial di fase 1-b KEYNOTE-001 in pazienti con melanoma avanzato, di nuova diagnosi o già trattati, ha evidenziato un tasso di sopravvivenza globale del 41% a tre anni dall’inizio del trattamento con pembrolizumab. I dati, di sicuro interesse, anticipati alla stampa, saranno presentati nel corso dell’edizione 2016 del Meeting ASCO, ormai alle porte.
Pembrolizumab, anticorpo anti-PD-1, che agisce bloccando il legame tra PD-1 e il suo ligando, è approvato dal 2014 negli Stati Uniti per il trattamento di pazienti con melanoma non operabile o metastatico. Ulteriori studi (KEYNOTE-002 e KEYNOTE-006) hanno dimostrato, per la patologia avanzata, un beneficio di sopravvivenza con pembrolizumab rispetto a chemioterapia e a terapia con ipilimumab. Il follow-up ha coinvolto 655 pazienti: il 75% aveva ricevuto una precedente linea di trattamento, incluso ipilimumab, il 25% era, invece, naïve a qualsiasi terapia. I partecipanti ricevevano pembrolizumab 2 mg/kg o 10 mg/kg ogni tre settimane o 10 mg/kg ogni 2 settimane. Durante il trial la posologia di 2 mg/kg ogni tre settimane risultava essere quella ottimale. La risposta era valutata, secondo i criteri RECIST 1.1, ogni 12 settimane; i pazienti proseguivano il trattamento sino a tossicità inaccettabile, progressione di malattia o per decisione dei ricercatori.
I risultati dello studio hanno evidenziato un tasso di sopravvivenza globale (OS) a tre anni del 41%, sovrapponibile per i differenti schemi di dosaggio, con lievi variazioni tra i pazienti naïve e quelli già sottoposti a trattamento (45% vs. 41%). La OS mediana era di 24,4 mesi. In totale 61 pazienti (9%) terminavano il trattamento con pembrolizumab dopo aver raggiunto una completa remissione di malattia e il 97% di questi era ancora in remissione al momento dell’analisi.
Globalmente pembrolizumab risultava ben tollerato, con un profilo di sicurezza sovrapponibile a quanto riscontrato in precedenti studi.
“Il melanoma avanzato è una patologia complessa e ancora in evoluzione ma vedere un risultato di sopravvivenza a lungo termine così brillante, come quello ottenuto con pembrolizumab ci lascia ben sperare”, ha affermato Caroline Robert del Gustave-Roussy Institut di Parigi, prima autrice dello studio. Attendiamo L’ASCO per ulteriori dettagli.
Stefania Mengoni
Fonte: Robert C, Ribas A , Hamid O, et al. Three-year overall survival for patients with advanced melanoma treated with pembrolizumab in KEYNOTE-001. ASCO 2016; abstract n°9503.