Nella poster session dedicata al melanoma, tenutasi nella seconda giornata di Congresso, sono emersi aggiornamenti importanti, sia riguardo all’immunoterapia che alle target therapy. Molte presentazioni hanno riguardato l’individuazione dei sottogruppi di pazienti in fase avanzata che possono maggiormente beneficiare dell’uno o dell’altro approccio terapeutico ed i fattori prognostici in grado di determinarlo. Per quanto riguarda le target therapy, secondo Paola Queirolo (IRCCS AOU “San Martino”, Genova), incontrata a Chicago, di particolare rilievo sono stati i dati dello studio BRIM 7, sull’utilizzo della combinazione di vemurafenib e cobimetinib nei pazienti BRAF mutati in stadio avanzato di malattia.
Andare in bici, per un oncologo come me, è una metafora della bellezza e delle difficoltà del nostro lavoro.