
L’Immunoterapia sta confermandosi come una delle strategie terapeutiche più promettenti in Oncologia e sta prepotentemente entrando nella pratica clinica quotidiana. I pazienti con alcune patologie autoimmuni (artrite reumatoide, psoriasi, polimialgia reumatica, colite ulcerosa, malattia di Addison, arterite a cellule giganti) vengono solitamente considerati non eleggibili per le immunoterapie, mentre altre patologie autoimmuni sono considerate accettabili (diabete 1, vitiligine, tiroidite). Ad ASCO 2016 uno studio ha valutato l’incidenza tra i pazienti con diagnosi di carcinoma polmonare delle patologie autoimmuni più gravi e la loro influenza sull’outcome clinico.
I ricercatori dell’University of Texas Southwestern Medical Center di Dallas coordinati da Saad A. Khan hanno analizzato i dati Surveillance Epidemiology and End Results (SEER) di Medicare tra 1991 e 2010 per identificare 210.509 pazienti con carcinoma polmonare. Tra questi ben 51.732 (il 24,6%) sono risultati affetti da patologie autoimmuni importanti: artrite reumatoide (9%), psoriasi (4.4%), polimialgia reumatica (2,6%), malattia di Addison (1,9%), arterite a cellule giganti (1,4%) colite ulcerosa (1,3%). Dette patologie autoimmuni sono risultate più frequenti nei pazienti di sesso femminile, di età più avanzata e con un carcinoma polmonare diagnosticato in fase più precoce. È interessante notare che i pazienti con patologie autoimmuni hanno tassi di sopravvivenza migliori degli altri: (HR 0,86; 95% CI da 0,85 a 0,87; P< 0.001).
Dati così significativi suggeriscono di approfondire il tema dell’indicazione dell’immunoterapia in pazienti affetti da patologie autoimmuni importanti, sottolineano gli autori dello studio.
David Frati
Fonte: 2016 ASCO Annual Meeting Abstract No:9039. Khan SA, Xuan L, Pruitt S, Gerber DE. Prevalence of autoimmune conditions among patients with lung cancer: Implications for immunotherapy treatment options. J Clin Oncol 34, 2016 (suppl;abstr 9039).