Al Congresso dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) sono stati presentati importanti aggiornamenti del trial italiano TRIBE e dello studio CALGB/SWOG 80405 sul trattamento del tumore al colon-retto.
Il TRIBE è un trial italiano randomizzato di fase III, open label, multicentrico, che confronta l’associazione bevacizumab-FOLFOXIRI rispetto alla combinazione bevacizumab-FOLFIRI. I nuovi dati presentati a Chicago si sono focalizzati sul follow up a 48,1 mesi e hanno dimostrato come l’associazione bevacizumab-FOLFOXIRI abbia permesso di ottenere una sopravvivenza globale (OS) di 29,8 mesi con un significativo vantaggio, per tutti i pazienti arruolati nello studio, rispetto alla combinazione bevacizumab-FOLFIRI (25,8 mesi). Inoltre, con la tripletta bevacizumab-FOLFOXIRI si è registrata una sopravvivenza a 5 anni del 24,9%: un tasso raddoppiato rispetto al 12,4% ottenuto con la doppietta bevacizumab-FOLFIRI. Ne abbiamo parlato con Alfredo Falcone (video), dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana.
I nuovi dati dello studio CALGB/SWOG 80405 hanno invece analizzato – a parità di efficacia e di sopravvivenza globale (OS) – il rapporto di costo-efficacia tra bevacizumab e cetuximab in aggiunta alla terapia chemioterapica standard di prima linea nei pazienti “wild type RAS”. L’analisi è stata condotta su circa 1.130 pazienti americani e ha esaminato i costi di tutti i cicli di terapia, valutandoli secondo alcuni parametri tra cui i costi medi dei farmaci e i costi delle terapie acute I risultati dello studio seppur in un contesto sanitario diverso da quello italiano, hanno messo in luce come bevacizumab sia il farmaco da privilegiare in termini economico-sanitari per i pazienti con mutazione KRAS wild-type a fronte di 66 mila dollari di costi totali contro i 105 mila della combinazione con cetuximab.