
Un gruppo di ricercatori della University of California Irvine Medical Center, Orange, CA ha indagato la relazione tra razza/etnia, status socioeconomico (SSE), tipologia di assicurazione e aderenza alle linee guida del National Comprehensive Cancer Network (NCCN), e quindi anche alla sopravvivenza.
La ricerca prende in considerazione 543.198 pazienti oncologici (seno 189.311; prostata 156.502; colon 80.102; fegato 25.857; gastrico 22.066; ovaio 22.551; cervice 16.691) tra il 2004 e il 2017. La regressione logistica multivariata è stata utilizzata per valutare la relazione tra il paziente, il tipo di assicurazione, il tumore e l’aderenza alle linee guida. L’analisi di sopravvivenza specifica della malattia è stata eseguita utilizzando un modello multivariato proporzionale al rischio.
La proporzione tra i pazienti che hanno ricevuto cure aderenti alle linee guida concordate dal NCCN varia a seconda del tipo di tumore. Per tutte le tipologie di cancro prese in considerazione la mortalità specifica della malattia è risultata maggiore se in relazione all’utilizzo di protocolli non aderenti alle linee guida: seno (HR 1.28, 95%CI 1.23-1.33), prostata (HR 1.31, 95%CI 1.22-1.41), colon (HR 1.73, 95%CI 1.67-1.78), fegato (HR 2.52, 95%CI 2.42-2.63), gastrico (HR 2.38, 2.28-2.49), ovaio (HR 1.32, 95%CI 1.26-1.38) e cervice (HR 1.17, 95%CI 1.08-1.26). Rispetto ai bianchi, i neri sono risultati meno trattati secondo quanto stabilito dalle linee guida per il tumore del seno (OR 0.88, 95%CI 0.84-0.92), della prostata (OR 0.90, 95%CI 0.86-0.93), del colon (OR 0.85, 95%CI 0.79-0.92) e dell‘ovaio (OR 0.71, 95%CI 0.62-0.82). Rispetto ai pazienti con assicurazione auto gestita, essere assistiti da Medicaid influisce sul rispetto delle linee guida, facendo sì che risulti più bassa l’aderenza per il cancro al seno (OR 0.81, 95%CI 0.78-0.84), alla prostata (OR 0.91, 95%CI 0.86-0.97), al colon (OR 0.70, 95%CI 0.65-0.75), gastrico (OR 0.69, 95%CI 0.63-0.75) e al fegato (OR 0.66, 95%CI 0.61-0.72).
La conclusione della ricerca è che meno della metà dei pazienti riceve cure che seguono le linee guida concordate dal NCCN e che la mortalità specifica della malattia cresce a motivo di questa mancanza.
Priscilla De Fiore
Fonte: ASCO20, abstr #7031