“Patient DDi-ID”, ovvero creare una “Carta d’Identità Terapeutica del Paziente” con le informazioni relative al metabolismo dei farmaci di una specifica persona che sta combattendo contro il cancro. Uno strumento, nel quale siano indicati tutti i farmaci che assume il malato, per evitare così interazioni pericolose fra i diversi principi attivi e gli integratori, facile da utilizzare e consultare. L’obiettivo del progetto promosso dalla Fondazione per la Medicina Personalizzata è facilitare il lavoro del personale medico-sanitario, ridurre problemi al singolo paziente e i costi per terapie inutili o addirittura dannose. Degli obiettivi del progetto e di quelli della Fondazione per la Medicina Personalizzata abbiamo parlato con Paolo Marchetti, Presidente Nazionale della Fondazione, soffermandoci anche sulla possibilità di parlare di prevenzione di precisione. Sempre in tema di medicina di precisione, insieme ad Andrea Botticelli, dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Andrea di Roma, abbiamo approfondito il ruolo (di ospite o alleato?) del microbiota, con un focus sull’immunoterapia. A Maurizio Simmaco dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Andrea di Roma il compito di definire la relazione tra medicina di precisione e sostenibilità.
Andare in bici, per un oncologo come me, è una metafora della bellezza e delle difficoltà del nostro lavoro.